06.11.2015 DIFESA Il Parlamento ha respinto il veto del Presidente Plevneliev sulla riforma dell’intelligence militare A sorpresa, i deputati hanno respinto il veto del Presidente, Rossen Plevneliev, e hanno approvato le modifiche legislative previste alla riforma dell’intelligence militare che vietano ai funzionari civili di guidare l’agenzia dei servizi segreti della Difesa. Il testo è stato approvato dalla stragrande maggioranza dei Parlamentari, 159 su 15, e solo due sono stati gli astenuti. Secondo le nuove regole, Yordan Bakalov, che attualmente dirige il Servizio d'informazione della Difesa (l'intelligence militare bulgara) non è più idoneo a ricoprire quella posizione. Le nuove disposizioni, infatti, impongono che il Capo dell'intelligence militare debba avere più di dieci anni di esperienza nel sistema di sicurezza nazionale ed essere un Ufficiale attivo in servizio per le Forze armate. Il Parlamento aveva già approvato, in un primo tempo, la modifica legislativa costringendo Bakalov a presentare le sue dimissioni, respinte poi dal Ministro della Difesa, Nikolay Nencev. Il Presidente Plevneliev aveva poi posto il veto sulla modifica legislativa sostenendo che “non vedo il motivo per cui il Direttore dei servizi deve essere per forza un ufficiale delle forze armate. Dal 2012, la posizione è coperta da un funzionario civile, il che non ha impedito all’intelligence di osservare i propri compiti”. La Commissione Sicurezza del Parlamento si era espressa in favore del veto imposto dal Pesidente. Le modifiche, che alcuni analisti legano alla personalità di Bakalov e alla necessità di rimescolare la leadership dell’intelligence, hanno ottenuto l’ampio sostegno sia dal principale partito di Governo, GERB, sia dalla più grande forza di opposizione, il Partito Socialista Bulgaro (BSP). Unanimità mai raggiunta prima in Parlamento per altri provvedimenti. Anche il Ministro della Difesa, Nencev, aveva invitato il Parlamento a ritirare gli emendamenti. GIUSTIZIA I deputati revocano l’immunità al nazionalista Siderov Il Parlamento ha votato a favore della revoca dell’immunità parlamentare del deputato e leader del Partito nazionalista Ataka, Volen Siderov, così da favorire l’esercizio dell'azione penale da parte della magistratura. La richiesta era stata presentata dal Procuratore Capo Sotir Tsatsarov per i due casi di aggressione che hanno visto protagonista l’esponente politico, nel mese di ottobre. Escludendo il Partito nazionalista che ha votato contro, i deputati dell’Assemblea hanno approvato la revoca dell’immunità quasi all'unanimità, con 144 voti a favore, 11 contrari (tutti membri dell’Ataka) e un astenuto nel Partito Socialista Bulgaro (BSP). Il caso Siderov ha aperto un dibattito interno in Bulgaria sull'opportunità di avviare delle discussioni di modifiche costituzionali per cambiare le regole sull'immunità. ECONOMIA Commissione UE: Crescita dell'1,7 per cento nel 2015 L'economia della Bulgaria crescerà dell'1,7 per cento nel 2015. Sono le previsioni finanziarie divulgate ieri dalla Commissione UE, secondo cui