News ccib 07 02 2017

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07-02-2017 ELEZIONI ANTICIPATE Ricorso contro la registrazione del partito ‘Sì, Bulgaria’ L’ex Ministro della Giustizia Hristo Ivanov ha confermato le indiscrezioni dei media, secondo cui sono state fatte delle richieste in appello per bloccare la registrazione del suo partito ‘Sì, Bulgaria’. Ieri è stato l’ultimo giorno per presentare appelli contro la registrazione dei partiti politici alle elezioni anticipate in Bulgaria, che si terranno il 26 marzo. Qualora i ricorsi dovessero raggiungere l’obiettivo di bloccare la registrazione di ‘Sì, Bulgaria’ alle elezioni, Ivanov ha già menzionato l’ipotesi di correre in coalizione con altre forze del centrodestra. La registrazione di ‘Sì, Bulgaria’ era stata approvata la scorsa settimana dal tribunale di Sofia. La formazione politica ha una piattaforma incentrata sulla riforma giudiziaria e la lotta alla corruzione, punto di partenza per qualsiasi trattativa in termini di coalizione e alleanze elettorali. La scorsa settimana, l’ex Ministro della Giustizia nel Governo di Boyko Borissov ha dichiarato la propria intenzione di correre in solitaria alle elezioni, rifiutando la proposta di alleanza fattagli da Radan Kanev, leader di Nuova Repubblica, in precedenza esponente della coalizione di centrodestra Blocco riformista. “‘Sì, Bulgaria’ e Nuova Repubblica non sono ancora pronti per formare una coalizione, al momento. Sono altresì convinto, che entrambi i partiti possano entrare in parlamento e lavorare insieme”, aveva dichiarato Ivanov. VISITA Rumen Radev a Berlino: Sofia ha bisogno di maggiore sostegno UE di fronte alla pressione migratoria La Bulgaria ha bisogno di un maggiore sostegno da parte degli altri membri dell’UE di fronte ad un possibile aumento della pressione migratoria. Lo ha dichiarato il Presidente Rumen Radev durante la conferenza stampa congiunta tenuta a Berlino con l’omologo tedesco Joachim Gauck. Radev, in visita ufficiale in Germania, ha inoltre rilevato la necessità di lavorare sulla riammissione dei migranti irregolari giunti in Bulgaria, oltre al supporto da dare a Sofia per entrare nell’area Schengen di libero scambio. Il Presidente ha spiegato che il Paese ha rispettato tutti i requisiti tecnici per ottenere l’accesso all’area Schengen, impegnandosi inoltre nella protezione delle frontiere esterne dell’UE. “Il fatto che alcuni Paesi non accettino la Bulgaria come un candidato pronto ad ottenere l’accesso a Schengen significa che i criteri tecnici sono stati abbinati a quelli politici e ad altri ancora”, ha affermato Radev. A suo dire, la Bulgaria non può proteggere con efficacia i propri confini senza accesso al sistema di informazione sui visti dell’area Schengen. Questa situazione, ha proseguito Radev, aumenta i rischi per tutti i cittadini europei. Commentando la propria visita in Germania, il Presidente ha sottolineato l’importanza delle relazioni fra Berlino e Sofia. La Germania, secondo


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