08-02-2017 ELEZIONI ANTICIPATE I socialisti siglano un accordo di coalizione con altre formazioni politiche Il Partito Socialista Bulgaro (BSP) ha siglato un accordo di coalizione con altre cinque formazioni politiche in vista delle elezioni anticipate del 26 marzo prossimo. La coalizione avrà il nome “BSP per la Bulgaria”, come riferito ai giornalisti dal leader socialista Kornelia Ninova. Le cinque formazioni che hanno deciso di allearsi con il BSP sono il Club politico Ecoglasnots, il partito Nuova Alba, il Partito Comunista Bulgaro, l’Unione Agraria Alexander Stamboliyski e il Club politico della Tracia. Ninova ha spiegato che la nuova coalizione “è un’unione di formazioni che condividono una piattaforma politica e hanno un seguito elettorale”. In vista un’alleanza fra i Verdi e il partito ‘Sì, Bulgaria’ Il nuovo partito fondato dall’ex Ministro della Giustizia Hristo Ivanov, ‘Sì, Bulgaria’, potrebbe allearsi con i Verdi in vista delle elezioni anticipate. In un suo comunicato, il partito di Ivanov rileva che i Verdi hanno dimostrato “coerenza” sulle loro posizioni e “hanno fatto del loro meglio per difendere la Bulgaria dagli oligarchi”. Ivanov ha confermato che sono stati presentati dei ricorsi in tribunale per bloccare la registrazione del suo partito per una corsa autonoma alle elezioni politiche anticipate. Qualora i ricorsi dovessero raggiungere l’obiettivo di bloccare la registrazione di ‘Sì, Bulgaria’ alle elezioni, Ivanov ha già menzionato l’ipotesi di correre in coalizione con altre forze del centrodestra. EMERGENZA MIGRANTI Non aumenta il flusso di migranti al confine con Turchia Non si registra per adesso un aumento della pressione migratoria al confine bulgaro con la Turchia. Lo ha dichiarato il Ministro dell'Interno ad interim Plamen Uzunov, commentando le notizie apparse sui media turchi e bulgari secondo cui il flusso migratorio avrebbe cambiato rotta spostandosi dall'Egeo al fiume Rezovska che segna il confine tra Bulgaria e Turchia per circa un centinaio di chilometri. Stando a tali notizie, i trafficanti turchi di migranti clandestini avrebbero rinunciato alla rotta marittima, a causa delle sfavorevoli condizioni meteo, indirizzandosi verso la foce del fiume Rezovska. La tariffa sarebbe di 400 dollari a migrante. Il Ministro ha detto inoltre che già da adesso sono state prese le misure necessarie per un'eventuale intensificazione della pressione migratoria con l'arrivo della primavera. Dal primo gennaio al due febbraio di quest'anno sono stati espulsi dalla Bulgaria 230 migranti clandestini, con 179 arrivati illegalmente e fermati in territorio bulgaro. Al momento in Bulgaria sono collocati nei centri di accoglienza poco più di cinquemila migranti e profughi. BULGARIA-GERMANIA Teodor Sedlarski rileva l’importanza degli investimenti tedeschi