08-12-2016 EMERGENZA MIGRANTI Fermati dall’inizio del’anno 34 mila clandestini Dall’inizio dell’anno in corso, al confine bulgaro con la Turchia sono stati fermati trentaquattro mila migranti nel tentativo di entrare clandestinamente in Bulgaria. La settimana prossima cinquanta migranti afghani saranno rispediti nel loro Paese, mentre altri trecento afghani hanno dichiarato di voler ritornare in patria volontariamente. Tra loro ci sarebbero gli istigatori della sommossa nel centro migranti di Harmanli scoppiata nei giorni scorsi. Se l'istruttoria in corso e il processo confermeranno la loro responsabilità, sconteranno la pena nelle prigioni bulgare. Il Viceministro dell'Interno, Filip Gunev, ha detto che dall'inizio della crisi migratoria nel 2013 fino ad oggi il territorio della Bulgaria è stato attraversato da circa 60 mila migranti, dei quali soltanto un numero irrilevante ha deciso di rimanere nel Paese mentre gli altri hanno proseguito verso l'Europa occidentale. A suo dire sarebbe tuttavia difficile far tornare i migranti in Bulgaria come primo Paese della loro registrazione, in quanto “l’accordo di Dublino praticamente non funziona”. “Potreste immaginarvi come un milione di migranti possano essere rispediti in Grecia dai Paesi dell'Europa occidentale?”, ha commentato Gunev. Daniel Mitov: L’UE deve essere pronta a reagire all’apertura dei confini turchi ai migranti Il Governo ha chiesto alla Commissione Europea di preparare un piano di risposta qualora la Turchia dovesse decidere di attuare la sua minaccia di aprire le frontiere ai migranti. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri dimissionario, Daniel Mitov, rilasciando un commento ai giornalisti riguardo le recenti affermazioni del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha minacciato di aprire i confini della Turchia ai migranti diretti verso l’Unione Europea. “Spero davvero che questa eventualità non si concretizzi, ma la politica di un Paese non può basarsi solo sulle speranze: stiamo prendendo tutti i provvedimenti necessari a livello nazionale per contenere già da adesso il flusso migratorio”, ha annunciato Mitov. CRISI POLITICA Anche i socialisti rifiutano il mandato Kornelia Ninova, leader del Partito Socialista Bulgaro (BSP), seconda forza politica all'opposizione nel Parlamento, ha restituito il mandato di formare un nuovo governo affidatole dal Presidente uscente, Rossen Plevneliev. “Vorrrei ribadire che le risorse dell’attuale legislazione sono state ormai esaurite, non si può costituire una solida maggioranza e garantire la stabilità del Paese”, ha dichiarato la leader del BSP. Il 2 dicembre scorso aveva fatto la stessa cosa anche Boyko Borissov, il Premier dimissionario e