09-02-2017 ELEZIONI ANTICIPATE Registrati per il voto del 26 marzo 18 partiti e 9 coalizioni Un totale di diciotto partiti e nove coalizioni risultano nei registri predisposti dalla Commissione Elettorale Centrale della Bulgaria in vista delle elezioni anticipate del 26 marzo. La scadenza per la presentazione delle domande di registrazione e dei relativi documenti era ieri. La Commissione Elettorale ha annunciato che non ci sono partiti o coalizioni che abbiano presentato domande incomplete. Alle precedenti elezioni politiche, nel 2014, si erano registrati diciotto partiti e sette coalizioni. Il partito ‘Sì, Bulgaria’ formerà una coalizione con i Verdi e il movimento Deos Il partito ‘Sì, Bulgaria’ formerà una coalizione con i Verdi e il movimento Deos in vista delle elezioni politiche anticipate. Lo ha confermato il leader e fondatore di ‘Sì, Bulgaria’ l’ex Ministro della Giustizia Hristo Ivanov. La scelta di ‘Sì, Bulgaria’ è determinata dai ricorsi presentati contro il partito nell’ultima settimana, che hanno impedito alla formazione di correre in solitaria alle elezioni. La corte incaricata di decidere in merito a tali ricorsi si riunirebbe, infatti, nei prossimi giorni, mentre è scaduto ieri il termine per registrare i partiti in vista del voto. I Verdi costituiscono il principale partito ambientalista della Bulgaria, mentre il movimento Deos è un’organizzazione liberale che pone al centro della propria linea politica il rispetto dello stato di diritto e la partecipazione dei cittadini e delle minoranze. La decisione di Ivanov chiude apparentemente il dialogo politico con Radan Kanev, ex esponente della coalizione di centrodestra Blocco Riformista e ora leader di Nuova Repubblica. Kanev aveva, infatti, presentato ad Ivanov una proposta di alleanza per le elezioni anticipate. DIPLOMAZIA Sofia è per l’integrazione europea dei Balcani occidentali “La Bulgaria ha una politica coerente e di principio circa la necessità dell'integrazione europea ed euroatlantica di tutti gli Stati dei Balcani occidentali”. È quanto si afferma in un comunicato del Ministero degli Esteri citato dall'agenzia d'informazione di Sofia Bgnes. Il comunicato si riferisce alle parole del deputato statunitense Dana Rohrabacher, secondo il quale la Repubblica di Macedonia non sarebbe uno Stato e il suo territorio andrebbe ripartito tra Kosovo e Bulgaria. Nella nota del dicastero non si commentano in concreto le parole di Dana Rohrabacher ma si evince che “la situazione nei Balcani tradizionalmente è nel focus di numerose esibizioni mediatiche”. Nei giorni scorsi Dana Rohrabacher aveva dichiarato alla tv albanese Vision Plus che “kosovari e albanesi macedoni dovrebbero entrare a far parte del Kosovo e il resto del Paese dovrebbe diventare parte della Bulgaria o di qualunque Paese al quale gli abitanti sostengono di appartenere”.