09-04-2019 MIGRANTI La Bulgaria rafforza i controlli alla frontiera meridionale “La situazione al confine meridionale della Bulgaria è sotto controllo, siamo pronti ad agire, il perimetro è ben monitorato insieme ai Paesi partner”. Lo ha dichiarato ai giornalisti il ministro della Difesa, Krassimir Karakachanov, dopo un incontro urgente con il premier Boyko Borissov, dedicato alla situazione al confine bulgaro con Turchia e Grecia alla luce di un'eventuale pressione migratoria. Il ministro dell'Interno, Mladen Marinov ha annunciato da parte sua che la presenza della gendarmeria e della polizia di frontiera lungo il confine è stata rafforzata. A suo dire, il problema è causato dalle notizie false diffuse sui social network sotto il nome ‘Convoglio della speranza’, che fanno appello a una marcia unitaria di migranti dei campi di accoglienza in Turchia e Grecia verso l'Europa occidentale. In questo appello la Bulgaria viene menzionata come una rotta alternativa nel caso che fallisca il tentativo di attraversare la Macedonia del Nord alla volta dell'Occidente. Il ministero della Difesa bulgaro ha reso noto che è pronto a mobilitare fino a tremila soldati dell'esercito per inviarli al confine meridionale in caso di necessità. CORRUZIONE Il Consiglio consultivo per la sicurezza nazionale non ha raggiunto una dichiarazione congiunta La riunione del Consiglio consultivo per la sicurezza nazionale, convocata dal presidente Rumen Radev per discutere misure contro la corruzione ad alto livello, non ha raggiunto una dichiarazione congiunta. Radev attribuisce questo alle discrepanze nelle valutazioni dell'efficacia della Commissione anticorruzione, nella supervisione parlamentare dei suoi lavori e nell'attuale quadro normativo per contrastare la corruzione ad alto livello. Il presidente è categorico che il recente scandalo con l'acquisizione di abitazioni a prezzi irrealisticamente bassi da parte di alcuni esponenti politici al governo è il segno di una crisi di stato. Il presidente del gruppo parlamentare del Gerb, Daniela Daritkova, ha affermato che il progetto di dichiarazione proposto dal presidente contiene “suggerimenti e conclusioni che non corrispondono alle realtà ma sono favorevoli a determinati interessi politici”. VISITA Rumen Radev da oggi in visita nel Libano e nel Qatar Il presidente Rumen Radev inizia oggi una visita prima nel Libano e poi nel Qatar. Oggi e domani il capo di Stato sarà a Beirut su invito della controparte Michel Aoun. Secondo quanto riferito dalla stampa, i colloqui tra le due parti si concentreranno sulle opportunità legate all’interscambio commerciale, l’approfondimento della cooperazione nel campo delle infrastrutture, dell’energia, agricoltura, educazione, turismo così come la