09-11-2018 GIUSTIZIA Tsatsarov chiede di togliere l’immunità a sei parlamentari Il procuratore generale Sotir Tsatsarov ha chiesto al parlamento di rimuovere l’immunità a sei parlamentari in carica per procedere con l’azione penale. I deputati sono Elena Yoncheva (Partito socialista bulgaro, Bsp), Georgi Mihaylov (Bsp), Veselin Mareshki (leader del partito Volya), Krastina Taskova (Volya), Plamen Hristov (Volya), e Boris Karcev (Gerb). Yoncheva sarà indagata per riciclaggio di denaro, in particolare per transazioni finanziarie eseguite con denaro che la parlamentare avrebbe sottratto dall’istituto di credito poi fallito, Corporate Commercial Bank (Ktb). Il denaro, secondo gli inquirenti, sarebbe stato nascosto tramite il ricorso a una società off-shore. Mareshki, Taskova e Hristov saranno indagati per estorsione. Mihailov sarà indagato per la cattiva gestione premeditata e la conclusione di contratti svantaggiosi mentre era a capo di un presidio ospedaliero a Sofia. Karcev sarà indagato per l'imposta sul valore aggiunto non pagata pari a 320.000 leva. ECONOMIA La Commissione UE rivede al ribasso la crescita economica per il 2018 La Commissione europea ha abbassato le sue previsioni di crescita economica della Bulgaria per il 2018 al 3,5 per cento, rispetto al 3,8 per cento della scorsa primavera. Secondo l’Esecutivo comunitario si tratta di un segnale di rallentamento della crescita economica dato che i dati della Commissione mostrano che l'economia bulgara è cresciuta del 3,8 per cento nel 2017. Le previsioni di crescita di Bruxelles per il 2019 rimangono invariate al 3,7 per cento, mentre per il 2020 è previsto un rallentamento al 3,6 per cento. Si prevede che la dinamica di crescita della Bulgaria rimarrà forte, trainata principalmente dalla solida domanda interna e da consumi privati sostenuti da una crescita dei salari reali. L'elevata domanda, l'aumento dell'utilizzo delle capacità e il finanziamento dell'UE sono destinati a incrementare gli investimenti, mentre le importazioni supereranno le esportazioni, portando a un’ulteriore riduzione dell'eccedenza delle partite correnti. Si prevede che i prezzi dell'energia e gli aumenti della domanda interna porteranno ad un aumento dell'inflazione. Quest’ultima, prevede la Commissione, dovrebbe raggiungere il 2,6 per cento nel 2018 rispetto all'1,2 per cento nel 2017. Nel 2019, l'inflazione dovrebbe essere del 2 per cento seguita dall'1,8 per cento nel 2020.