News CCIB 10.06.2019

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10-06-2019 BULGARIA-MACEDONIA DEL NORD Oggi a Sofia la prima riunione del Comitato interministeriale congiunto È in programma oggi a Sofia la prima riunione del Comitato interministeriale bulgaro-macedone, istituito con l’Accordo di amicizia e buon vicinato firmato fra i due governi il 1 agosto 2017. In vista della riunione, il mese scorso il presidente bulgaro Rumen Radev ha avuto un colloquio bilaterale a Skopje con il neo presidente macedone, Stevo Pendarovski. Radev ha rilevato la necessità di attivare velocemente la commissione congiunta multidisciplinare dei due paesi. Secondo Radev, l’Accordo di amicizia e buon vicinato dovrebbe essere incluso tra i documenti a corredo della richiesta di adesione all’Ue da parte di Skopje. “La Bulgaria si aspetta che tutto ciò che accade sotto l'accordo del buon vicinato entri nei libri di testo, nei libri, nei media e diventi parte della coscienza delle persone, perché un giorno potrebbe rivelarsi che la Macedonia del Nord sia diventata formalmente parte dell'Ue, ma alcune questioni controverse che causano problemi rimangono ancora”, ha concluso Radev. BULGARIA-ARMENIA Rumen Radev incontra il premier armeno Pashinyan a San Pietroburgo Il presidente bulgaro Rumen Radev ha incontrato il primo ministro armeno Nicholas Pashinyan a margine del Forum economico internazionale di Pietroburgo (Spief). Nel corso del colloqui le due parti hanno discusso delle principali questioni di interesse bilaterale e delle opportunità per aumentare la connettività nella regione del Mar Nero. Pashinyan ha invitato la Bulgaria a partecipare alla costruzione dell'autostrada tra Armenia e Iran. A margine del Forum di San Pietroburgo Radev ha avuto un colloquio anche con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. BULGARIA-SLOVACCHIA Ekaterina Zaharieva incontra l’omologo slovacco Miroslav Lajcak Il ministro degli Esteri bulgaro, Ekaterina Zaharieva, ha incontrato l’omologo slovacco, Miroslav Lajcak, a margine dei lavori della 14/ma edizione della conferenza GlobSec, dedicata al tema della sicurezza. Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Sofia, i due capi della diplomazia hanno concordato sull’avvio dei negoziati per l’accesso all’Unione europea di Albania e Macedonia del Nord. Le due parti hanno inoltre discusso della situazione nella regione dei Balcani e di questioni di reciproco interesse. Zaharieva ha rilevato che l’avvio dei negoziati con l’Albania e la Macedonia del Nord porterà nuovi strumenti alla Bulgaria e aiuterà il processo di riforme nei due paesi, oltre ad un miglioramento delle relazioni. Lajcak ha


ribadito il categorico sostegno slovacco per l’abolizione del Meccanismo di cooperazione e verifica dell'Ue per la Bulgaria e a favore dell’adesione di Sofia all’interno dello spazio Schengen. UNIONE EUROPEA In Italia e Bulgaria la sede di un supercomputer del futuro L'Italia e la Bulgaria sono tra i paesi selezionati per ospitare uno dei supercomputer europei del futuro, capace di uno straordinario numero di operazioni al secondo. Bologna e Sofia, infatti, sono state individuate tra le sedi del Comitato europeo sul calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC). L'Italia aveva presentato la candidatura lo scorso 21 gennaio, grazie a un consorzio congiunto con la Slovenia, nell'ambito di un progetto guidato dal Consorzio Interuniversitario Cineca, con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste. La nomina dell'Italia è avvenuta nell'ultima riunione dell'organo voluto dalla Commissione europea per promuovere lo sviluppo di una rete di supercomputer, il comitato dell'EuroHPC JU (European High Performance Computing Joint Undertaking). Bologna e Sofia sono due degli otto siti europei ad accogliere i centri di supercalcolo. Gli altri sei sono Ostrava (Repubblica Ceca), Kajaani (Finlandia), Bissen (Lussemburgo), Minho (Portogallo), Maribor (Slovenia) e Barcellona (Spagna). Finanziato con 840 milioni di euro, il progetto prevede la creazione di una rete di supercomputer con elevatissime capacità di calcolo, di classe pre-esascala, in grado cioè di raggiungere la potenza di calcolo di un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, una cifra da 18 zeri. Questi computer di ultima generazione troveranno molteplici applicazioni: dallo studio del funzionamento del cervello a quello dell'evoluzione dell'universo, dalla progettazione di nuovi farmaci alla lotta ai cambiamenti climatici.


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