News ccib 11 10 2016

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11-10-2016 PRESIDENZIALI Al via la campagna elettorale per il voto del 6 novembre In Bulgaria è cominciata la campagna elettorale in vista delle presidenziali in programma il 6 novembre prossimo a suffragio universale. Si tratta del sesto voto democratico per la presidenza dopo la caduta del totalitarismo nel 1989. Nel caso che nessuno dei candidati raccogliesse il 50% più uno dei voti, si andrà al ballottaggio il 13 novembre. Per la prima volta il voto sarà obbligatorio e per la prima volta sarà abbinato a un referendum sull'ordinamento politico del Paese. Nella corsa alla Presidenza sono in lista ventuno candidati appoggiati da partiti, coalizioni e comitati di iniziativa. Secondo gli ultimi sondaggi, le preferenze vanno al Presidente del Parlamento, Tsetska Tsaceva, candidato appoggiato dal Partito Conservatore al potere GERB. Se vincesse le elezioni, Tsaceva, prima donna Presidente del Parlamento, diventerebbe anche la prima donna Presidente della Repubblica. Sul versante dell'opposizione, il nome più rilevante indicato dai sondaggi è quello del generale in congedo Rumen Radev, ex capo dell'aeronautica militare bulgara, candidato appoggiato dal Partito Socialista Bulgaro (BSP). La novità che potrebbe generare sorprese è la coalizione Patrioti Uniti, formata da tre partiti nazionalisti - Fronte Nazionale per la Salvezza della Bulgaria (NFSB), VMRO e Ataka - che ha lanciato la candidatura di Krassimir Karakachanov, leader del VMRO. Il referendum, proposto dal popolare presentatore televisivo Slavi Trifonov, propone tre quesiti: l'adozione di un sistema elettorale maggioritario, l'introduzione del voto obbligatorio (anche se gli emendamenti della Legge elettorale già lo prevedono) e il taglio dei sussidi statali ai partiti, da undici lev (circa sei euro) per un voto raccolto alle elezioni a un solo lev (circa 50 centesimi di euro). CARTELLO L’agenzia antitrust accusa sei compagnie di distribuzione di carburante L’agenzia antitrust ha accusato sei compagnie di distribuzione di benzina e diesel di aver formato un cartello sul mercato dei carburanti in Bulgaria. Le compagnie in questione sono Lukoil Bulgaria Eood, Eko Bulgaria Ead, Shell Bulgaria Ead, Omv Bulgaria Ood, Nis Petrol Eood e Petrol Ad. Tali compagnie sono accusate di aver violato l’articolo 15 della legge sulla tutela della concorrenza e l’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Nelle fasi iniziali, l’inchiesta includeva anche la compagnia Rompetrol.


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