News ccib 11 07 2016

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11.07.2016 UNDERGROUND Sgominato in Spagna un gruppo di criminali bulgari, 22 arresti In un’operazione dei servizi speciali bulgari, coordinata con quelli spagnoli, è stata sgominata in Spagna un'organizzazione criminale bulgara che si occupava di produzione e contrabbando di sigarette e riciclaggio di denaro. Nel corso dell'operazione sono stati arrestati venti bulgari e due spagnoli, ma non sono esclusi altri arresti nei prossimi giorni. Sono state scoperte in Spagna tre fabbriche clandestine di sigarette di proprietà dei bulgari. In un colloquio telefonico con il Premier della Bulgaria, Boyko Borissov, il Direttore di Europol, Rob Wainwright, si è complimentato per il buon esito dell'operazione - si legge in un comunicato del Governo di Sofia.“L’operazione è significativa per i successi dei servizi competenti bulgari nella lotta al contrabbando a livello europeo”, ha commentato Wainwright in merito alle misure intraprese in Bulgaria che “constringono i gruppi criminali a spostare la loro attività in altri Paesi europei”. POLITICA Il Tribunale di Sofia rifiuta la registrazione del partito DOST Il Tribunale di Sofia ha rifiutato la registrazione del partito DOST, nato su iniziativa di Lutvi Mestan, politico di origine turca espulso nel dicembre scorso dal Movimento per i diritti e le libertà (DPS). DOST è un acronimo in bulgaro di “Democratici per l’Unità, la Solidarietà e la Tolleranza”, ma si scrive e si pronuncia come la parola “amico” in lingua turca. Proprio per questo motivo, il giudice del Tribunale di Sofia, Lilya Ilieva, ha ipotizzato che il partito possa avere una base etnica. La Costituzione della Bulgaria impedisce la formazione di partiti politici “su base etnica, razziale o religiosa”. Inoltre, l’utilizzo di qualsiasi lingua oltre a quella bulgara è proibito negli eventi pubblici, incluse le campagne elettorali. Di conseguenza, il giudice ha ritenuto che Mestan abbia formulato l’acronimo del partito politico appositamente per formare la parola DOST, “approfittando” del fatto che nel linguaggio bulgaro siano di uso comune molte parole di origine straniera e che quindi l’utilizzo di un termine turco non sarebbe stato percepito come una violazione della legge. Come si legge, però, nella sentenza, “grazie all’abbreviazione scelta, il partito otterrebbe visibilità. Se ad una manifestazione politica del DOST i sostenitori scandissero più volte il nome del partito, l’impiego di una parola in turco trasformerebbe tale evento pubblico in uno in cui si fa uso di un linguaggio straniero”. PARLAMENTO I deputati approvano gli emendamenti alla legge per le concessioni Il Parlamento ha approvato in prima lettura una modifica alla legge relativa al processo di assegnazione delle concessioni. Il nuovo regolamento in materia porrà termine alla pratica delle “concessioni eterne”, che ha


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