News CCIB 12.06.2019

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12-06-2019 LAVORO In aumento il lavoro minorile negli ultimi anni Negli ultimi anni c'è stato un aumento costante del lavoro minorile in Bulgaria. È quanto denunciato dall'Ispettorato generale del lavoro in una dichiarazione, in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile che si segnala oggi. L’Ispettorato ha chiarito che la legislazione bulgara è in linea con le leggi internazionali in materia di protezione dei minori occupati, in base alle quali i minorenni possono lavorare solo con il permesso dell'Ispettorato del lavoro, per sette ore al giorno e senza turni di lavoro notturni o straordinari. L’ispettorato bulgaro ha ricordato che le richieste di tale autorizzazione sono sono inoltrate dal datore di lavoro e possono essere presentate e ricevute online. Nel 2018 sono state presentate in totale 8.501 richieste per l'assunzione di minori di 18 anni. Sono stati rilasciati un totale di 8.238 permessi, di cui 205 per minori di 16 anni. Un totale di 116 violazioni è stato riscontrato in relazione all'assunzione di minorenni senza il permesso dell'ispettorato del lavoro. In Bulgaria, la quota maggiore di persone minorenni lavora nei ristoranti, nel settore turistico e nella vendita al dettaglio. BALCANI OCCIDENTALI Adottata una dichiarazione a sostegno dell’integrazione europea dell’area I ministri degli Esteri di tredici paesi membri dell'Ue hanno adottato una dichiarazione congiunta per ribadire il loro sostegno al percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali. La dichiarazione, come rende noto la Farnesina, è stata siglata dai ministri degli Esteri di Italia, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Bulgaria, Malta, Austria, Croazia, Slovenia, Polonia e Slovacchia. “Il processo di allargamento Ue ha un potere trasformativo positivo nei Balcani occidentali ed è un investimento nella pace e nella stabilità in Europa”, si legge nella dichiarazione congiunta secondo cui si tratta di un processo essenziale per assicurare il progresso complessivo della regione. “L'Ue - affermano i ministri - deve dare adempimento al suo impegno non ambiguo verso l'integrazione europea dei Balcani occidentali. Non esiste un piano B”. I 13 ministri degli Esteri, data l'importanza di questa decisione “per il futuro di tutti gli Stati e popoli in Europa”, invitano quindi i paesi membri del Consiglio dell'Ue a prendere “decisioni lungimiranti e sagge, che potrebbero promuovere i progressi nelle riforme in linea con gli standard ed i valori Ue, così come per il rafforzamento della cooperazione regionale, la riconciliazione, i rapporti di buon vicinato e il sostegno cruciale per pace, stabilità e sviluppo irreversibile della regione e del nostro continente”. In vista del Consiglio Affari generali Ue di giugno, i tredici ministri firmatari della dichiarazione congiunta invitano tutti gli attori rilevanti a


mantenere e consolidare il momento positivo per l'apertura dei negoziati di adesione di Albania e Macedonia del Nord. “Siamo determinati a rispettare le nostre responsabilità e a rispondere positivamente ai progressi fatti da entrambi i paesi”, affermano i ministri. Ricordando poi le conclusioni del consiglio Affari generali del giugno 2018, sull'esigenza di aprire la strada ai negoziati di adesione a giugno 2019, nella dichiarazione congiunta i ministri invitano il Consiglio ad attuare le raccomandazioni positive della Commissione Ue; assicurare la credibilità del processo di allargamento sulla base di principi legati al merito; rafforzare la credibilità dell'Ue nella sua dimensione regionale; riconoscere gli sforzi fatti da Albania e Macedonia del Nord nella strada delle riforme e, riguardo l'ultimo paese, riconoscere “l'importanza storica” degli accordi con Grecia e Bulgaria, “che rappresentano un esempio per la regione e non solo”. BULGARIA-KOSOVO Tsveta Karayanceva, sostegno a Kosovo nel percorso di integrazione nell’Ue La Bulgaria continuerà a sostenere gli sforzi del Kosovo nel suo percorso verso l’integrazione nell’Unione europea. Lo ha detto il presidente del Parlamento, Tsveta Karayanceva, durante l’incontro a Sofia con l’omologo kosovaro, Kadri Veseli. Karayanceva ha spiegato, durante l’incontro, che il tema del sostegno alla prospettiva europea per il Kosovo è stato tra i punti salienti della presidenza di turno del Consiglio Ue della Bulgaria nel primo semestre del 2018. Veseli si è detto “grato” per il sostegno bulgaro e ha rilevato che la candidatura ufficiale del Kosovo all’Unione europea è una priorità “strategica” per il paese che è “consapevole” delle azioni che deve compiere per raggiungere l’obiettivo. TRASPORTI Il governo continua a investire nell'infrastruttura ferroviaria “Il governo continua realizzare il programma di investimenti nell'infrastruttura del trasporto ferroviario. Il treno fa risparmiare energia, è un mezzo di trasporto ecologico al 100%”, ha detto il premier Boyko Borissov durante una ispezione dei lavori di riparazione e manutenzione nell’ambito dei progetti per la Rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). I progetti modernizzeranno un totale di 400 km di infrastrutture ferroviarie nazionali. Questi investimenti dovrebbero alleviare il traffico sulle autostrade. COMMERCIO Il saldo per i primi mesi dell’anno è negativo Da gennaio ad aprile dell’anno in corso le esportazioni bulgare hanno raggiunto un valore di 9,542 miliardi di euro, che rappresenta una crescita del 9,5% rispetto allo stesso periodo nel 2018. Lo ha reso noto l’Istituto nazionale di statistica.


Le importazioni ad aprile, invece, hanno raggiunto 10, 536 miliardi di euro, segnando un aumento annuale del 4,6%. Il saldo complessivo del commercio estero della Bulgaria risulta quindi negativo e ammonta a 995 milioni di euro. Nello stesso periodo, le esportazioni verso l'Ue sono cresciute del 7% arrivando a 4,912 miliardi di euro. Le importazioni dall’Ue sono aumentate dello 0,3% e hanno superato i 5 miliardi di euro. I principali partner commerciali della Bulgaria al di fuori dell'Ue sono la Turchia, la Cina, la Serbia, gli Stati Uniti, la Russia e la Macedonia del Nord, verso i quali va il il 51,9% delle esportazioni bulgare per i paesi terzi. In questo gruppo il maggiore volume di merci importate arriva dalla Russia, Turchia, Cina ed Egitto.


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