12-09-2018 BULGARIA-SERBIA Incontro tra Karayanceva e Gojkovic, focus sul processo di integrazione di Belgrado nell’Ue Il processo di integrazione della Serbia nell’Unione europea e gli impegni presi dalle autorità di Belgrado in materia di protezione della minoranza bulgara nel paese. Questi i temi affrontati durante l’incontro a Sofia tra il presidente del parlamento bulgaro, Tsveta Karayanceva, e l’omologa serba Maja Gojkovic in visita in Bulgaria. Al termine dell’incontro Karayanceva ha dichiarato di aver espresso il desiderio, a nome del proprio paese, di aiutare la Serbia ad “allineare la propria legislazione” a quella europea, in quanto la Bulgaria dispone di undici anni di esperienza come membro dell'Ue. Il capo dell’Assemblea nazionale di Sofia ha anche espresso “soddisfazione” per l'apertura dei due capitoli nell’ambito del processo di integrazione della Serbia nell'Ue, durante la presidenza di turno bulgara del Consiglio dell’Unione europea. Karayanceva ha poi spiegato che i colloqui si sono concentrati anche sulla minoranza bulgara in Serbia e sugli impegni presi dal presidente serbo Aleksandar Vucic, che sono stati ribaditi da Gojkovic. Quest’ultima, da parte sua, ha assicurato che le questioni relative con l'educazione, i media e le confessioni religiose della minoranza bulgara sono già state risolte. Gojkovic ha affermato che la Serbia ha approvato una legislazione per migliorare lo status della minoranza bulgara in Serbia, che sta per essere attuata. Il presidente del parlamento di Belgrado ha anche aggiunto come i colloqui si siano concentrati sull'integrazione della Serbia in Europa, sottolineando che il suo paese “fa affidamento sull'esperienza della Bulgaria” nell’evitare problematiche nella strada verso l’accesso all'Ue. Karayanceva e Gojkovic hanno anche discusso lo sviluppo di progetti di interesse comune nel campo infrastrutturale. FONDI UE 34 milioni di euro per i paesi colpiti da alluvioni e sisma, 2,2 milioni alla Bulgaria Via libera del Parlamento europeo allo stanziamento di 34 milioni del Fondo Ue di solidarietà a favore di Grecia, Polonia, Lituania e Bulgaria, flagellate da diversi disastri naturali durante il 2017. La Plenaria ha appoggiato a larghissima maggioranza la proposta della Commissione Ue che vuole aiutare i quattro Paesi nella loro opera di ricostruzione. Quasi 17 milioni andranno alla Lituania, colpita da numerose alluvioni fra l'estate e l'autunno dello scorso anno. 12,3 milioni alla Polonia, flagellata da violente tempeste e nubifragi che hanno causato la distruzione di migliaia di ettari di foreste e terreni coltivati. Altri 2,2 milioni saranno destinati alla Bulgaria, danneggiata da tempeste e alluvioni nel 2017, mentre alla Grecia andranno 2,5 milioni per riparare parte dei danni causati da un terremoto nell'isola di Kos, nel luglio 2017.
Dal momento della sua creazione nel 2002, l'Italia è il Paese europeo che ha maggiormente beneficiato degli aiuti offerti dal Fondo di solidarietà europeo. In 16 anni la Penisola ha ricevuto 2,5 miliardi, 1,2 dei quali stanziati dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia nel 2016. BULGARIA-SVIZZERA Esiste il potenziale per aumentare l’interscambio tra i due paesi Esiste un enorme potenziale per aumentare l’interscambio commerciale tra Bulgaria e Svizzera. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Ekaterina Zaharieva, dopo un incontro a Sofia con il suo omologo svizzero Ignatzio Cassis. Zaharieva ha rilevato che negli ultimi tre anni il commercio bilaterale è cresciuto, mentre la Svizzera è l'ottavo investitore straniero in Bulgaria. Entro la fine dell'anno sarà firmato un accordo bilaterale sulla protezione del patrimonio culturale. Zaharieva e Cassis hanno anche discusso della migrazione e della protezione delle frontiere esterne dell'UE. Ignazio Cassis ha rilevato che la Svizzera ha dato una valutazione molto alta della presidenza bulgara del Consiglio dell'Ue, in particolare riguardo la questione dei Balcani occidentali. SALARI In vista un aumento degli stipendi all’inizio del 2019 Dal primo gennaio 2019 gli stipendi dei dipendenti nei settori statale e pubblico potrebbero essere aumentati del 10%. Lo ha annunciato ai giornalisti il premier Boyko Borissov. La questione sarà discussa oggi nel corso della seduta del Consiglio dei ministri. In precedenza, in un’intervista alla Nova Tv, il ministro delle Finanze, Vladislav Goranov, aveva spiegato che l'aumento è possibile se non ci saranno drammatiche scosse nel quadro macroeconomico per il 2019 elaborato dal suo dicastero. A suo dire, il previsto aumento degli stipendi consoliderebbe il mercato del lavoro verso un generale aumento dei redditi.