News CCIB 12 10 2018

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12-10-2018 IL CASO VIKTORIA Valeri Simeonov critica la polizia tedesca, aveva paura Il vicepremier Valeri Simeonov ha rivelato ai media di Sofia che la polizia tedesca aveva paura di arrestare il bulgaro di etnia rom Severin Krassimirov, l'assassino di Viktoria Marinova, la giovane giornalista bulgara violentata e uccisa sabato scorso a Russe. Dopo il delitto, Krassimirov si era rifugiato da sua madre che vive e lavora a Stade, in Germania. “Forse non lo sapete, ma sono stati i servizi bulgari a indicare alle autorità tedesche l'indirizzo a Stade, il piano della palazzina, il numero dell'appartamento e come era vestito il delinquente, ma i poliziotti tedeschi ci hanno messo diverse ore per raccogliere coraggio e arrestare l'assassino, uno zingarello di 21 anni”, ha detto Simeonov. “La polizia tedesca era preoccupata per l’incolumità dei suoi agenti perché nella palazzina di quattro piani vivono soltanto migranti di diverse nazionalità. È questa la Germania, dalla quale dovremmo prendere esempio?”, ha concluso con tono ironico Simeonov. ENERGIA Putin, nuovi orizzonti di cooperazione tra Bulgaria e Russia Si stanno aprendo nuovi orizzonti di cooperazione per Russia e Bulgaria nel settore energetico e dei carburanti. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, parlando a Mosca alla cerimonia organizzata in occasione della presentazione delle credenziali dei nuovi ambasciatori. “È una sfortuna che il progetto del South Stream sia stato accantonato. Ora, tuttavia, si sono presentate nuove opportunità per la Bulgaria, che potrebbe arrivare a ricoprire un ruolo fondamentale per quanto riguarda il trasporto del gas naturale russo ai mercati europei”, ha aggiunto il leader del Cremlino. Putin era intervenuto all'inizio del mese sul progetto del gasdotto South Stream, criticando la Bulgaria per averlo “abbandonato”. Il presidente russo durante una conferenza stampa congiunta a Mosca insieme al cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, aveva detto di non volere un’Europa “debole” che non sia in grado di proteggere la sua partecipazione al progetto Nord Stream 2, come ha fatto la Bulgaria con South Stream. “La Bulgaria, sotto pressione esterna, ha abbandonato questo progetto, ora se ne pentono, ora stanno discutendo di ricevere il nostro gas attraverso il Turkish Stream. Non vorrei che tutta l'Europa assomigliasse alla Bulgaria, mostrando una tale debolezza e incapacità nel proteggere i propri interessi”, aveva dichiarato Putin. Il ministro Petkova assicura che i prezzi di mercato del gas saranno concorrenziali “Il governo farà del suo meglio per intervenire al momento più opportuno al fine di garantire prezzi concorrenziali per il mercato del gas naturale in


Bulgaria”. Lo ha detto il ministro dell'Energia, Temenuzhka Petkova, parlando in commissione Energia al Parlamento. Petkova ha detto ai membri della commissione che dopo l'accordo tra la Commissione europea e Gazprom, una lettera con due emendamenti proposti è stata inviata a Bulgargaz lo scorso 6 agosto. “Uno riguarda le possibilità di cambiare il meccanismo di rinegoziazione dei prezzi”, ha detto Petkova, aggiungendo che l'altro è relativo al punto di consegna. L’esecutivo comunitario ha reso possibile per gli Stati membri che hanno contratti con Gazprom di negoziare ogni due anni, la prima condizione obbligatoria è legata ai prezzi del gas naturale ai confini di Germania, Francia e Italia, ha spiegato il ministro. Se non si raggiunge un accordo entro 120 giorni, le regole prevedono l'arbitrato. Petkova ha promesso di fare tutto il possibile per intervenire nel momento più opportuno al fine di garantire buoni prezzi del gas per il mercato bulgaro. La Commissione per la regolamentazione dell'energia e dell'acqua (Kevr) ha annunciato alla fine dello scorso mese l'aumento del prezzo del gas naturale, a partire del primo ottobre, del 13,89 per cento. Il prezzo della materia prima in Bulgaria è di 456 lev per mille metri cubi di gas naturale. La Commissione ha adottato una decisione relativa alla richiesta di conferma del prezzo per il quarto trimestre 2018 della Bulgargaz, in base alla quale il fornitore pubblico venderà gas naturale ai distributori finali di gas naturale e ai clienti collegati alla rete di trasporto del gas. Nel confermare il prezzo del gas naturale, la Kevr ha preso in considerazione le condizioni del contratto in vigore tra Bulgargaz e Gazprom Export e applica pienamente la metodologia, che tiene conto delle variazioni dei prezzi mondiali del petrolio e dei carburanti alternativi negli ultimi nove mesi, nonché i cambiamenti del dollaro Usa rispetto al tasso di cambio con il lev bulgaro. PARLAMENTO Approvati in prima lettura gli emendamenti alla legge sulle confessioni religiose Il Parlamento ha adottato in prima lettura gli emendamenti alla legge sulle comunità religiose presentata dal gruppo parlamentare del fronte nazionalista dei Patrioti uniti. Il disegno di legge è stato approvato da 106 parlamentari, un voto contrario e 25 astenuti. Secondo quanto sostenuto dai Patrioti uniti, il concetto di “radicalismo religioso” necessita di una definizione legale. Gli emendamenti proposti mirano a regolamentare i finanziamenti stabilendo che le diverse confessioni dovrebbero essere finanziate solo da fonti di reddito provenienti dalla Bulgaria. Ci sono anche cambiamenti nel regime di registrazione, formazione nelle scuole teologiche secondarie e superiori oltre a maggiori sanzioni amministrative. Vengono proposti ulteriori finanziamenti per l'educazione religiosa nella scuola pubblica, nonché la possibilità di attività educative condotte da organizzazioni religiose nell'ambito di programmi approvati dal ministero dell'Istruzione e della Scienza.


Patrioti uniti chiedono un ampio dibattito pubblico tra la prima e la seconda lettura del disegno di legge e la formazione di un gruppo di lavoro con rappresentanti delle diverse forze politiche e comunità religiose. OCCUPAZIONE Sono 400.000 i lavoratori poveri in Bulgaria Circa 400mila bulgari hanno un lavoro ma rimangono poveri a causa del basso salario. Lo hanno segnalato dati presentati da Galab Donev, segretario per le Politiche sociali e la Salute del presidente bulgaro, Rumen Radev. Gli stessi dati hanno rivelato che 1,7 milioni di bulgari hanno un reddito inferiore ai 600 lev, mentre il costo della vita è a 585 lev e il salario minimo a 510. Secondo stime di Eurostat, nel 2016 il 9,6% degli occupati oltre i 18 anni nell'Unione europea era a rischio povertà dopo i trasferimenti sociali. Due anni fa, hanno rivelato cifre di Eurostat rese pubbliche in primavera, le percentuali più alte di lavoratori a rischio povertà sono state riscontrate in Romania (18,9%), Grecia (14,1%), Spagna (13,1%), Lussemburgo (12%), Italia (11,7%), Bulgaria (11,4%), Portogallo (10,9%) e Polonia (10,8%). Le maggiori crescite tra 2010 e 2016 della percentuale di impiegati a rischio povertà è stata riscontrata in Ungheria (dal 5,3 al 9,6%) e appunto in Bulgaria (+3,7%).


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