14-11-2016 PRESIDENZIALI Rumen Radev stravince, si dimette il Premier Boyko Borissov Il candidato dell'opposizione socialista Rumen Radev, favorevole a un miglioramento delle relazioni con la Russia e all'abolizione delle sanzioni a Mosca, ha largamente vinto le presidenziali in Bulgaria, battendo nettamente nel ballottaggio di ieri Tsetska Tsaceva, Presidente del Parlamento e candidata del Partito Conservatore al governo GE. Gli exit poll diffusi dalla tv pubblica BNT danno a Radev il 59% dei consensi rispetto al 35% andato a Tsaceva. La sconfitta di Tsaceva ha avuto come effetto immediato le dimissioni del Premier conservatore Boyko Borissov, leader del partito di governo GERB, che le aveva ripetutamente minacciate in campagna elettorale nel caso di una sconfitta del candidato conservatore. Il largo successo di Radev ha causato una crisi di governo che potrebbe sfociare in elezioni anticipate. “È stata una grave sconfitta per il nostro partito GERB. Accettiamo la volontà del popolo e ci congratuliamo con coloro che hanno ottenuto la maggioranza dei consensi”, ha detto Borissov annunciando le dimissioni che - ha precisato - formalizzerà domani. Rumen Radev, 53 anni, è un generale in congedo, ex capo dell'aeronautica militare bulgara, finora estraneo alla politica. Anche se appoggiato dal Partito Socialista, Radev non appartiene a nessuna formazione politica. Durante la campagna elettorale non ha messo in discussione l'appartenenza della Bulgaria a Ue e Nato, ma ha rilevato che “ciò non vuol dire che al di fuori di tali alleanze ci si debba fare dei nemici: l'eurofilia non deve trasformarsi in russofobia”. A suo dire la politica di Mosca in Crimea e Ucraina va condannata ma le sanzioni contro la Russia andrebbero abolite, in modo che anche la Bulgaria possa ripristinare la sua presenza economica in quel Paese. Definendo un’ingiustizia l’esclusione della Bulgaria dall'Eurozona e dall'area Schengen, Radev si è detto più volte preoccupato per l'emergenza migranti, sottolineando che la Bulgaria “non può diventare il ghetto dell'Europa”. “La vittoria di oggi è l'inizio della missione più importante nella mia vita, lavorare per una Bulgaria stabile e prospera”, ha dichiarato ieri in serata ai giornalisti Rumen Radev. “Oggi la democrazia in Bulgaria ha vinto contro l'apatia e la paura, e nonostante le minacce dei governanti su un'apocalisse in caso di una loro sconfitta, i bulgari hanno votato per una svolta”, ha aggiunto. Dal canto suo Kornelia Ninova, Presidente del Partito Socialista Bulgaro BSP si è riferita alle dimissioni annunciate dal Premier conservatore Boyko Borissov affermando che nell'ambito dell'attuale legislatura non cercherà di formare un nuovo governo e punterà su elezioni anticipate. EMERGENZA MIGRANTI