14.01.2016 MIGRANTI Boyko Borissov: Chiudere i confini esterni dell’UE Il Premier, Boyko Borissov, ha dichiarato in Parlamento che tutti i confini esterni dell'Unione europea dovrebbero essere chiusi per i migranti. A suo dire, “ormai non funzionano né gli accordi di Dublino né le quote di ripartizione dei migranti tra i Paesi UE”. "Per coloro che già si trovano in Europa e per i quali è possibile garantire lavoro, istruzione e aiuti sociali nessun problema, ma tutti gli altri che adesso vogliono entrare in Europa devono essere rispediti nei loro Paesi d'origine se la loro vita non è in pericolo”, ha detto il Premier conservatore. Secondo Borissov, gran parte degli attuali migranti sono di origine afghana ed è difficile integrarli nelle società europee. Salvati 111 migranti clandestini dalla polizia nel fiume Maritsa La polizia bulgara ha salvato 111 migranti clandestini, 61 dei quali bambini, 26 donne e 24 uomini, che stavano per annegare nelle gelide acque del fiume Maritsa, nella zona di Svilengrad, vicino al confine con la Turchia. I migranti si sono dichiarati siriani ma nessuno di essi possiede un documento di identità. Secondo i primi accertamenti, la notte scorsa i migranti avrebbero navigato lungo il fiume a bordo di barche di trafficanti turchi o greci e sarebbero stati lasciati su una piccola isola nel mezzo del corso d'acqua. La polizia li ha salvati mentre cercavano di raggiungere a nuoto una delle rive del fiume. GAS Sta per riprendere il progetto del South Stream in una versione più leggera? Sembra che la Bulgaria chieda la ripresa del progetto del gasdotto South Stream ma in una versione più leggera. Penalizzata dall'abbandono del gasdotto russo in piena crisi ucraina di fine 2014, la Bulgaria vorrebbe riesumarla in un una nuova versione, secondo le dichiarazioni in Parlamento del Premier Boyko Borissov. A suo dire, società da tutto il mondo sarebbero interessate a partecipare al progetto bulgaro per la creazione di un “hub del gas balcanico” nei pressi di Varna sul Mar Nero. “Se la parte russa vuole vendere gas alla nostra frontiera, sarà la benvenuta”, ha aggiunto Borissov, precisando che due condotte di una capacità annuale di 10 miliardi di metri cubi potrebbero transitare sotto il Mar Nero per sbarcare in Bulgaria. Delle pipeline che erano destinate alla parte marittima del South Stream sono sempre stoccate nei porti bulgari di Varna e Burgas e potrebbero essere utilizzate allo scopo. La proposta bulgara emerge proprio quando il progetto del gasdotto TurkStream, voluto dalla Russia per rimpiazzare South Stream, è fortemente compromesso dalle tensioni in corso fra Mosca e Ankara.