News CCIB 15 10 2018

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15-10-2018 IL CASO VIKTORIA Migliaia ai funerali della giornalista uccisa Migliaia di persone hanno dato venerdì scorso l'ultimo addio a Viktoria Marinova, la giovane giornalista bulgara violentata e uccisa dal 21enne bulgaro di etnia rom Severin Krassimirov. Il rito funebre si è svolto in mattinata nella chiesa Sveta Troitsa a Russe, la citta' sul Danubio dove Marinova viveva e lavorava in una tv locale. A presidiare l'intera zona dei funerali erano presenti reparti della polizia. In parlamento, il premier Boyko Borissov ha assicurato i giornalisti che sono state prese tutte le misure per contrastare una eventuale escalation delle tensioni a Russe. Nello stesso tempo il premier si è appellato ai media a non soffiare sul fuoco e a stare attenti a non provocare tensioni etniche. In una intervista alla tv bulgara Nova, la madre dell'assassino, Nadezhda Krassimirova, residente a Stade in Germania dove si era rifugiato Severin il giorno dopo il delitto, ha detto che il figlio avrebbe ammesso con lei l'omicidio della donna, commesso sotto l'influsso di alcol e droghe. Nadezhda ha aggiunto che Severin, come altri due dei suoi sette figli, ha problemi psichici. I media di Sofia intanto informano che le autorità tedesche hanno ufficialmente dichiarato che Severin Krassimirov, arrestato a Stade tre giorni fa, sarà estradato in Bulgaria nei prossimi dieci giorni. Rumen Radev, l’omicidio di Marinova rivela un enorme deficit di fiducia L'omicidio di Viktoria Marinova ha rivelato “l'enorme deficit di fiducia nelle istituzioni bulgare, sia nel paese sia all'estero”. Lo ha detto il presidente Rumen Radev, parlando con i giornalisti. Secondo Radev, il fatto di cronaca ha rivelato il “doppio standard applicato al valore della vita umana”. Il capo dello Stato bulgaro si aspetta che le autorità dimostrino ai cittadini e al mondo che tali crimini saranno perseguiti in maniera efficace e con pene severe. “Questo vale non solo per il caso Viktoria ma anche per l'imprenditore Peter Hristov, e per dozzine di altri omicidi e aggressioni su persone la cui vita non è meno preziosa di quella di Marinova”, ha aggiunto Radev in riferimento alla morte di Hristov, proprietario di una delle più grandi società nazionali di lavorazione del latte, freddato a colpi di arma da fuoco lo scorso gennaio a Sofia e a Ivo Stamenov, a capo del Dipartimento di controllo fiscale presso l'Agenzia nazionale delle entrate, che è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco nel centro di Sofia a dicembre 2017. SCANDALO Borissov chiede l’esclusione del gruppo G. P. dalle gare pubbliche Il premier Boyko Borissov ha ordinato all'Agenzia delle infrastrutture stradali (Api) di fermare i progetti finanziati dallo Stato e affidati al gruppo


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