News CCIB 16.05.2019

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16-05-2019 RIMPASTO Il parlamento nomina Dessislava Taneva a nuovo ministro dell’Agricoltura Il parlamento ha approvato le dimissioni del ministro dell'Agricoltura, Rumen Porozhanov, e ha nominato al suo posto Dessislava Taneva, che è stata già ministro dell'Agricoltura nel precedente governo del premier Boyko Borissov, dal 2014 al 2017. Porozhanov si è dimesso dopo che nei suoi confronti è stata aperta un'inchiesta della magistratura per utilizzo illecito di fondi europei all'epoca quando era direttore del Fondo per l'agricoltura che ripartiva le sovvenzioni europee nell'ambito del Programma di sviluppo rurale 20072013, sovvenzioni destinate alla costruzione di guest houses, strutture di ricezione nelle zone rurali bulgare volte a incentivarvi il turismo. Non poche di queste strutture, però, risultano essere utilizzate esclusivamente come abitazioni private da esponenti della maggioranza di governo e dalle loro famiglie. Rumen Porozhanov è coinvolto anche in un altro scandalo, scoppiato circa un mese fa, quando si è venuto a sapere che deputati, ministri e viceministri del governo di coalizione del partito di governo Gerb acquistavano, con abuso di potere, da imprese edilizie appartamenti di lusso a Sofia a prezzi molto inferiori a quelli di mercato. Questo ultimo rimpasto, a seguito delle due inchieste parallele, è stato preceduto dalle dimissioni di un altro ministro, di tre viceministri, e di alcuni alti funzionari governativi. SERBIA-BULGARIA Colloquio Vucic-Borissov, focus su infrastrutture, energia e Balcani Il rafforzamento della collaborazione bilaterale, la situazione nella regione balcanica e il sostegno di Sofia al cammino europeo di Belgrado sono stati i temi al centro di un colloquio telefonico che il presidente serbo Aleksandar Vucic ha avuto con il premier bulgaro Boyko Borissov. Come ha riferito la presidenza serba in un comunicato, Vucic ha rilevato l'importanza della cooperazione anche nell'ambito della quadrilaterale Serbia-Bulgaria-Romania-Grecia, un formato che tiene incontri periodici in uno dei quattro Paesi coinvolti. Accento particolare è stato dato ai progetti comuni di due paesi in campo infrastrutturale ed energetico. DIFESA Radev discute con Hoke di progetti comuni Il presidente Rumen Radev ha incontrato Dirk Hoke, amministratore delegato di Airbus Defense and Space. Secondo quanto riferito in un comunicato della presidenza di Sofia, l’integrazione dell'industria della difesa e della scienza della Bulgaria in progetti comuni all'interno dell'Unione europea è stato il tema al centro dei colloqui. È stato inoltre notato che la cooperazione industriale è un fattore per mantenere il posizionamento dell'Europa nell'esplorazione spaziale, nelle innovazioni e nel monitoraggio del clima e nella protezione dell'ambiente.


Da quanto emerso dall’incontro, un altro campo importante in cui l'Europa dovrebbe cercare una sinergia tra il settore della sicurezza, tra cui la creazione di jet da combattimento. Radev ha rimarcato l’esperienza e la competenza degli ingegneri bulgari e la capacità degli esperti nell’offrire le migliori condizioni per l’attuazione congiunta di progetti europei in questi settori. Radev ha preso atto della possibilità per la Bulgaria di rafforzare la sua partnership con Airbus nella modernizzazione dei suoi sistemi per monitorare fiumi e dighe, prevenire inondazioni, proteggere le sue foreste e il disboscamento illegale. Da parte sua, Hoke ha delineato le prospettive per l'approfondimento della cooperazione con la Bulgaria nella protezione dei confini esterni dell'Ue grazie all'offerta di moderni sistemi integrati per il monitoraggio e controllo, prevenzione della tratta di esseri umani e immigrazione illegale. SVIZZERA Libera circolazione completa per bulgari e rumeni nel paese elvetico Dal prossimo primo giugno, i cittadini bulgari e rumeni beneficeranno della libera circolazione completa in Svizzera. Lo ha comunicato il governo elvetico. Il 31 maggio scade infatti la clausola di salvaguardia per i lavoratori bulgari e rumeni prevista dall'Accordo sulla libera circolazione (Alc) concluso con l'Unione europea. Il Protocollo relativo all'estensione della libera circolazione delle persone alla Bulgaria e alla Romania, in vigore dal 1° giugno 2009, prevedeva un periodo transitorio di dieci anni al massimo, viene ricordato in un comunicato governativo. L'ordinanza modificata è quella sull'introduzione della libera circolazione delle persone, precisa l'agenzia di stampa svizzera Keystone-Ats. Di fatto ciò significa che, per risiedere in Svizzera, i cittadini bulgari e rumeni dovranno avere un lavoro oppure, se non svolgono un'attività lucrativa, disporre di mezzi finanziari sufficienti.


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