News CCIB 16.10.2019

Page 1

16-10-2019 SIRIA Boyko Borissov, la Turchia è più vicina a Sofia di Bruxelles I media di Sofia citano la parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo il quale la Bulgaria ha capito meglio di tutti il suo messaggio circa la valutazione degli avvenimenti in Siria. Erdogan ha minacciato che se l'Ue continua a definire l'operazione militare turca in Siria come un'occupazione, Ankara potrebbe aprire i confini ai migranti. Secondo il presidente turco, citato dai media di Ankara, la risposta più seria al messaggio l'avrebbe data il premier bulgaro Boyko Borissov, il quale avrebbe detto che “la Turchia è più vicina alla Bulgaria di Bruxelles”. Nei giorni scorsi Borissov aveva affermato “Sofia non costruirà nuovi campi per profughi in previsione di un'ondata di migranti dalla Turchia. La Turchia osserva rigorosamente l'accordo con l'Ue. Facciamo affidamento sulla diplomazia e sul buon tono dell'Ue nei confronti della Turchia”. “Chiedo che la situazione in Siria venga regolata attraverso la diplomazia, altrimenti né i recinti né l'esercito ci salveranno dall'ondata di migranti”, aveva avvertito Boyko Borissov. La Bulgaria ha un confine terrestre con la Turchia per oltre 300 chilometri. Il premier bulgaro ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale presso il Consiglio dei ministri per discutere degli sviluppi dell'operazione militare “Fonte di pace”, lanciata dalla Turchia nella parte nord-orientale della Siria. CALCIO Borislav Mihaylov si dimette, per Johnson, la notte a Sofia diventa un caso Ululati e insulti razzisti contro i giocatori inglesi di colore, fischi all'inno e saluti nazisti da parte dei tifosi bulgari, “una delle notti più vergognose del calcio”: l'Inghilterra si ribella per la notte di ordinaria follia di Sofia. Dopo quanto successo è intervenuta l'Uefa, aprendo un procedimento disciplinare contro la Federcalcio bulgara. Un duro colpo, che ha indotto alle dimissioni il suo presidente Borislav Mihaylov, del quale aveva già chiesto la testa il primo ministro di Sofia, Boyko Borissov. In Inghilterra sconcerto, rabbia e indignazione sono i sentimenti che emergono. “Il razzismo che abbiamo visto e sentito ieri sera è vile, ignobile e non deve avere posto nel calcio o dove che sia”, ha commentato il premier Boris Johnson, additando l'ennesimo caso di razzismo come “caso internazionale”. “La Uefa deve affrontare questi episodi, che sono una macchia del calcio”, ha aggiunto il premier londinese. Rapida, anche se non diretta, la replica del presidente Uefa, Ceferin, che ha esplicitamente sottolineato che “certe dichiarazioni sulla politica dell'Uefa sull'argomento sono assolutamente fuori luogo”. La “famiglia del calcio” deve dichiarare guerra ai razzisti, ma anche i governi “devono fare di più per affrontare un flagello che si riteneva debellato e che invece, col diffondersi dei nazionalismi in Europa, è stato di nuovo alimentato”, gli ha indirettamente replicato il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin. “Ho sentito esempi di vergognosi cori razzisti allo stadio - ha denunciato il presidente della


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.