16-12-2016 EMERGENZA MIGRANTI Rimpatriati 140 afghani dopo i disordini a Harmanli Le autorità bulgare hanno rimandato nel loro Paese 140 migranti afghani mentre l'Ambasciata dell’Afghanistan sta preparando i documenti per il rimpatrio di altri 200. Il Governo di Sofia ha preso tale decisione dopo che il mese scorso i migranti afghani hanno partecipato a una rivolta nel centro di accoglienza di Harmanli, nel sud della Bulgaria, causando gravi danni materiali. Gli istigatori della sommossa, una ventina di afghani, rimangono tuttavia in Bulgaria per essere processati. BULGARIA-UE-NATO Rumen Radev: “il Paese non abbandonerà il percorso di sviluppo euroatlantico” “La Bulgaria ha ormai intrapreso un irreversibile percorso di sviluppo euroatlantico, e non ha intenzione di abbandonarlo”, ha dichiarato il neoeletto Presidente Rumen Radev. “Vogliamo ribadire la nostra posizione di partner affidabili per la NATO. Ciò non vuol dire che la Bulgaria sia un nemico della Russia, un Paese cui siamo legati da forti interessi economici”, ha spiegato Radev. Il Presidente che entrerà in carica il 22 gennaio prossimo, ha anche affrontato il tema delle sanzioni imposte contro Mosca a causa della crisi ucraina. Secondo Radev, le sanzioni non solo non aiutano a risolvere il problema fra Russia e Ucraina, ma danneggiano al contempo anche l’Unione Europea, in particolare le economie più fragili, come quella bulgara. Radev ha rilevato che le sanzioni hanno “conseguenze negative dirette” specialmente sull’agricoltura del Paese. DIFESA Il Parlamento approva il testo finale della normativa antiterrorismo I deputati hanno approvato il testo definitivo della nuova normativa antiterrorismo, che va ad aumentare le competenze e il ruolo dei servizi di sicurezza e dell’esercito nei casi relativi a situazioni di emergenza. La legge prevede l’autorizzazione – per i servizi di sicurezza e l’esercito – ad accedere a proprietà private o a utilizzare le auto dei cittadini durante lo svolgimento di operazioni antiterrorismo. Gli ufficiali delle forze dell’ordine potranno limitare il traffico, sospendere l’accesso a internet e sequestrare documenti riguardanti persone sospettate di tali attività. Le intercettazioni telefoniche aventi a oggetto tali persone saranno consentite per un periodo di tre anni, al posto dell’attuale limite semestrale. “Credo sia giusto limitare provvisoriamente i diritti di una cerchia ristretta di cittadini per salvaguardare quelli di milioni di persone”, ha dichiarato il Ministro dell’Interno dimissionario Rumyana Bachvarova. CULTURA