News ccib 18 07 2016

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18.07.2016 TENTATO GOLPE Stretti controlli alle frontiere con la Turchia Una massiccia presenza della polizia di frontiera bulgara si registra al confine con la Turchia in conseguenza del tentato golpe. I controlli sono stati intensificati nelle zone dove di solito i migranti clandestini cercano di entrare in territorio bulgaro. Attraverso i tre punti della frontiera tra i due Paesi la polizia turca faceva passare, nel fine settimana, soltanto camion e auto turche provenienti dalla Bulgaria. In direzione opposta, verso la Bulgaria, il traffico era bloccato. “Abbiamo ricevuto dal Governo di Ankara rassicurazioni che il nostro confine comune non sarà sottoposto a pressioni migratorie”, ha detto il premier Borissov. “Ciononostante abbiamo inviato 230 militari in appoggio alla polizia di frontiera in caso di eventuale ondata migratoria” ha aggiunto. SICUREZZA

La Bulgaria rafforza le misure di controllo dopo la strage di Nizza Il Consiglio di sicurezza in seno al Governo bulgaro si è riunito in seduta straordinaria per esaminare la situazione nel Paese alla luce della strage di Nizza. In un comunicato stampa si afferma che al momento non ci sono segnali per minacce concrete di atti terroristici in Bulgaria. Nonostante ciò verranno intensificate le misure di controllo e sicurezza nel Paese. Il ministro della Difesa, Nikolay Nencev, ha espresso la speranza che il parlamento approvi quanto prima la bozza della Legge contro il terrorismo, che concede poteri straordinari alla polizia e all'esercito in caso di emergenza. Il testo prevede che in caso di minacce o atti di terrorismo saranno consentite parziali e temporanee restrizioni dei diritti personali dei cittadini.

DEMILITARIZZAZIONE Boyko Borissov ribadisce volontà di proporre la demilitarizzazione Mar Nero La Bulgaria parteciperà attivamente al processo di demilitarizzazione del Mar Nero. Lo ha dichiarato il Premier Boyko Borissov, parlando con i giornalisti. Borissov ha ribadito che il Mar Nero dovrebbe essere usato come corridoio di trasporto, e che nell'intera regione dovrebbe essere promosso lo sviluppo dell'industria turistica. Il Premier ha inoltre voluto sottolineare come non esistano divergenze di alcun tipo fra la sua opinione in merito alla demilitarizzazione dell'area del Mar Nero e la posizione sulla questione del Ministro della Difesa, Nikolay Nencev. La puntualizzazione di Borissov va inserita nel dibattito interno alla politica bulgara di queste settimane, generato da una presunta discrepanza di vedute fra lo stesso Premier, alcuni ministri del suo esecutivo e il Presidente Rossen Plevneliev. Nei giorni scorsi, inoltre, il Partito Socialista Bulgaro (BSP) ha presentato al parlamento di Sofia una bozza di risoluzione per chiedere al governo di dichiarare il Mar Nero “area demilitarizzata”. La leader del BSP, Kornelia Ninova, ha chiesto al Parlamento di promuovere tale iniziativa presso gli altri paesi dell’Organizzazione per la cooperazione economica nel Mar Nero (BSEC), la quale include l’Albania, l’Armenia,


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