19-10-2016 NUCLEARE Il Parlamento istituisce una Commissione ad hoc sulla centrale di Belene I deputati hanno approvato l’istituzione di una Commissione ad hoc per controllare tutte le informazioni disponibili relative alla gestione del progetto per la centrale nucleare di Belene fra il 2006 e il 2016. L’iniziativa dei deputati bulgari è dovuta all’esigenza di comprendere quali errori siano stati commessi nella gestione del progetto, che ha comportato pesanti danni economici al Paese, oltre a individuare con maggiore chiarezza le responsabilità individuali. La Commissione sarà formata da venti deputati di tutti i diversi gruppi parlamentari, e presieduta dal leader del Fronte Patriottico Valeri Simeonov. I lavori della commissione dureranno tre mesi. Intanto la Procura di Sofia ha formalmente accusato due ex funzionari di stato di aver siglato un contratto sfavorevole con la compagnia energetica russa Atomstroiexport nel 2007. Il documento, con cui la Bulgaria acquistava equipaggiamento per il progetto della centrale nucleare di Belene, sarebbe stato siglato senza il consenso del Governo. I due funzionari, Lyubomir Velkov e Mardik Papazyan, sono stati indiziati per aver causato danni per oltre 77 milioni di euro alla Compagnia Elettrica Nazionale (NEK), di cui all’epoca erano dirigenti. Velkov and Papazyan, in carica dal 2005 al 2009, hanno portato avanti il bando di gara per lo sviluppo della centrale nucleare di Belene, fino a quando non sono stati sostituiti dal primo Governo di Boyko Borissov. ASSEMBLEA NAZIONALE I deputati annullano la sospensione dei lavori fino alle elezioni presidenziali Il Parlamento ha modificato nuovamente la propria decisione per la sospensione dei lavori parlamentari fino al periodo successivo alle elezioni presidenziali del 6 novembre. Nella votazione i deputati hanno dato via libera alle sedute fino al 2 novembre, confermando dunque la sospensione solo per la settimana precedente le elezioni. A vincere è stata la linea proposta dal Partito Socialista Bulgaro (BSP) e dal Movimento per i Diritti e le Libertà (DPS), entrambi in opposizione, che sono riusciti ad annullare la sospensione dei lavori parlamentari con 177 voti favorevoli, 10 astenuti e zero contrari. In seguito, il Presidente del gruppo parlamentare del GERB al Governo, Tsvetan Tsvetanov, ha proposto la sospensione per la settimana antecedente le elezioni presidenziali, precisamente dal 2 al 4 ottobre, approvata con 113 voti a favore, 45 contrari e 7 astenuti. IMMOBILIARE