19-06-2019 INCIDENTE Militare canadese muore in un'esercitazione Nato Un militare paracadutista canadese è morto in un incidente avvenuto durante le esercitazioni su larga scala della Nato in corso nei pressi dell'aeroporto di Chernigherovo, vicino a Plovdiv. Il militare, che partecipava a esercitazioni di lanci notturni, si è schiantato al suolo dopo che per motivi tecnici il suo paracadute non si è aperto. Altri tre soldati americani hanno subito lesioni e fratture degli arti in fase di atterraggio, nell'ambito della stessa esercitazione. Secondo gli esperti citati dai media bulgari, molto probabilmente erano troppo vicini in aria l'uno all'altro e le funi dei paracadute si sarebbero impigliate. Sugli incidenti indaga la polizia militare. Le esercitazioni della Nato 'Swift Response 19' si tengono dal 13 al 25 giugno nei territori di Bulgaria, Croazia e Romania. Le esercitazioni sono sotto il comando delle Forze terrestri statunitensi in Europa. I media di Sofia rilevano che vi partecipano 5.600 militari di otto Paesi, dei quali 1.495 sono paracadutisti. DIFESA Gli Usa inviano il progetto di accordo per la vendita di otto F-16 L'ufficio statunitense in Bulgaria per la cooperazione nel settore della difesa ha consegnato al ministero della Difesa di Sofia una lettera formale contenente il progetto d'accordo sulla vendita di otto velivoli F-16 Block, oltre che diversi altri sistemi d'armamento. Lo rende noto l'ambasciata Usa a Sofia, ripresa dall'agenzia di stampa Bta. Secondo l'ambasciata, gli Stati Uniti sostengono che l'offerta è “attagliata per rispondere al meglio alle richieste delle Forze aeree della Bulgaria”. “Gli Stati Uniti attendono di concludere il contratto con il governo della Bulgaria nel rispetto dei requisiti procedurali bulgari”, aggiunge il comunicato. Il ministero della Difesa bulgaro ha confermato di aver ricevuto la lettera aggiungendo di auspicare la conclusione quanto prima dell'accordo per l'acquisizione. ENERGIA La Bulgaria intende ridurre le emissioni di gas serra La Bulgaria intende ridurre le emissioni di gas serra, in modo da raggiungere la “neutralità” per quanto riguarda la produzione di carbone entro il 2050. È l'impegno annunciato dal premier Boyko Borissov, il quale ha avuto un colloquio telefonico con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Secondo quanto riferisce una nota del governo di Sofia, il colloquio è avvenuto su iniziativa di Guterres, il quale ha ringraziato Borissov per l'impegno sulla protezione ambientale e sul rispetto degli accordi di Parigi sul clima.