19-07-2018 MIGRANTI Smentite le notizie di arrivi in Bulgaria a bordo di aerei militari “Sono fake news quelle che asseriscono che ci sarebbero arrivi in Bulgaria di migranti illegali a bordo di aerei militari”. Così il ministro della Difesa bulgaro Krassimir Karakachanov ha smentito seccamente le notizie riportate negli ultimi giorni dai media, secondo cui dei migranti sarebbero trasportati a bordo di aerei militari in Bulgaria per poi proseguire verso l'Europa occidentale. A suo giudizio queste asserzioni sono ridicole, poiché “soltanto aerei bulgari e di paesi alleati atterrano sugli aeroporti militari bulgari svolgendo incarichi militari” e i velivoli “sono sottoposti a severi controlli”. Karakachanov ha sollecitato una riunione dell'esecutivo per fare il punto della situazione e intraprendere misure per chiarire “chi è dietro la campagna volta a creare tensioni”. Il ministro ha ricordato che al momento i centri di accoglienza di migranti in Bulgaria sono occupati soltanto all'11 per cento della loro capacità. EPIDEMIA Boyko Borissov vuole tutte le misure necessarie per fermare il morbo Il premier Boyko Borissov ha incaricato i ministri del suo governo di affrontare con tutte le misure necessarie l'epidemia di peste ovina in corso nelle regioni di Yambol e Burgas. Borissov ha criticato l'Agenzia per la sicurezza alimentare bulgara di non aver dimostrato abbastanza umanità ordinando l’abbattimento di pecore e capre. “Questo morbo deve essere eliminato, altrimenti molti altri animali dovranno essere abbattuti”, ha detto Borissov, rilevando che se l'epidemia non sarà contenuta, lo Stato dovrà pagare centinaia di milioni di lev come risarcimento ai danni avuti dagli allevatori. Borissov ha chiesto il licenziamento di quattro alti funzionari del ministero dell’Agricoltura. Da parte sua, il ministro dell'Agricoltura Roumen Porozhanov ha affermato che alcune delle richieste degli allevatori che hanno protestato ieri davanti alla sede del governo non sarebbero “realistiche”. Porozhanov ha spiegato di avere incontrato in diverse occasioni rappresentanti dell'organizzazione sindacale scesa in piazza che rappresenta gli allevatori di ovini e caprini la quale da sola rappresenta il 25-30 per cento del settore. “Il resto degli allevatori non condivide la loro posizione”, ha detto il ministro. Porozhanov ha poi affermato che gli animali abbattuti sono stati sottoposti a una valutazione e che saranno coperti anche i costi dei loro allevatori per la decontaminazione delle fattorie. Gli allevatori di pecore e capre del villaggio sud-orientale di Sharkovo, colpiti dall'epidemia si sono recati ieri a Sofia per protestare e chiedere aiuti dallo Stato per compensare le perdite derivanti dai danni procurati dall’epidemia.