News ccib 19 09 2016

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19.09.2016 EMERGENZA MIGRANTI La Guardia costiera e di frontiera europea arriva in Bulgaria La Bulgaria sarà il primo Paese ad ospitare la Guardia costiera e di frontiera europea a partire dal mese di ottobre. Lo ha annunciato il Premier, Boyko Borissov, il quale ha spiegato che Sofia è stata scelta per “la migliore gestione” della protezione dei confini rispetto a “Grecia, Italia e Finlandia”, altri Paesi UE le cui frontiere coincidono con quelle esterne dell'Unione Europea. “È possibile che Donald Tusk verrà dopo il suo viaggio negli Stati Uniti a vedere come lavora questa Guardia di frontiera europea”, ha aggiunto Borissov. Da parte della Commissione Europea non è ancora arrivata una conferma ufficiale di quanto ha affermato Boyko Borissov. A luglio, da Bruxelles è stata approvata l'istituzione di una Guardia costiera e di frontiera europea, sulle basi dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne (Frontex). La scorsa settimana, la Commissione UE ha precisato che il compito della Guardia di frontiera europea dovrebbe essere quello di “aiutare a fornire una gestione integrata dei controlli alle frontiere esterne, assicurare la gestione effettiva dei flussi migratori e garantire un elevato livello di sicurezza per l'UE”. La Guardia costiera e di frontiera europea dovrebbe essere composta da 1.500 agenti, nel quadro della cooperazione tra l'agenzia Frontex con poteri ampliati e le autorità nazionali responsabili del controllo dei confini. Sofia presenta cinque progetti alla Commissione UE Il Ministero dell’Interno ha presentato alla Commissione UE cinque progetti, chiedendo finanziamenti in base al meccanismo di assistenza del Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione. Lo riferisce un comunicato del dicastero dell’Interno bulgaro. I progetti hanno un valore totale di 160 milioni di euro, con l’obiettivo di aggiornare l’equipaggiamento tecnico utilizzato per il controllo delle frontiere esterne della Bulgaria; aumentare le possibilità di sorveglianza integrata e modernizzare i sistemi di comunicazione e informazione lungo i confini; rafforzare le capacità della Bulgaria nell’ambito delle politiche migratorie e di asilo. ENERGIA Entro la fine del 2016 Sofia pagherà 400 milioni di euro di debito per la centrale di Belene La Bulgaria pagherà alla Russia 400 milioni di euro, ossia la maggiore parte del debito stabilito dalla sentenza della Corte arbitrale internazionale di Parigi in relazione alla vicenda della centrale nucleare di Belene.


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