News CCIB 19 09 2018

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19-09-2018 EUROPA CENTRO-ORIENTALE Rumen Radev, il vertice ‘Tre mari’ è il primo passo verso la futura cooperazione Il vertice dell’iniziativa dei ‘Tre mari’ tenutosi a Bucarest rappresenta il primo passo verso l’avviamento di progetti congiunti nel prossimo futuro. Lo ha dichiarato alla stampa il presidente Rumen Radev al termine dell’evento. Al vertice hanno partecipato i capi di Stato e alti funzionari di Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia, in aggiunta al presidente della Commissione europea Jean-Paul Juncker, il segretario di Stato statunitense all’Energia Rick Perry, il ministro degli Affari esteri tedesco Heiko Maas, e funzionari di alto rango rappresentanti la Banca mondiale e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). L’obiettivo principale del vertice è stato quello di rafforzare la connessione tra i paesi aderenti all’iniziativa nel campo dei trasporti, energetico e digitale. Nel suo intervento Radev ha rilevato la necessità di elaborare di comune accordo alcuni criteri per la determinazione dell’utilità di un progetto e dei finanziamenti necessari. Ai margini del vertice si è svolto un forum imprenditoriale, durante il quale è stato firmato un accordo di cooperazione per l’istituzione di una rete di camere di commercio nei paesi aderenti all’iniziativa. ‘Tre mari’, progetti concreti su infrastrutture ed energia per trovare convergenze nell'Ue L’iniziativa dei ‘Tre mari’ si profila come piattaforma decisiva per trovare un linguaggio comune tra paesi dell’Europa occidentale e orientale. Questo il messaggio che emerge al termine del terzo vertice dell’iniziativa che comprende dodici paesi membri dell'Ue, che si trovano tra il Baltico, l’Adriatico e il Mar Nero. In un periodo di crescenti divisioni interne all’Ue, in particolare tra ovest ed est Europa, questa iniziativa volta a favorire l’interconnessione tra le economie degli stati della zona in settori quali l'energia, i trasporti, le telecomunicazioni o la tutela ambientale, rappresenta una possibilità concreta di creare convergenze anche tra est ed ovest Europa. Sono oltre 150 i progetti, molti dei quali nel settore delle infrastrutture, per un valore di almeno 45 miliardi di euro, come confermato durante il vertice a Bucarest. Atradius, scende il Pil nella regione mentre sale il rischio del credito commerciale Una crescita del 3,0 per cento quest’anno è prevista per l’Est Europa, soprattutto grazie ad una domanda interna sostenuta. Per il 2019, tuttavia, si prevede un rallentamento al 2,5 per cento, dovuto in larga parte a un minore traino dell’export da parte dell’Eurozona.


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