19-10-2018 IL CASO SKRIPAL Il premier Borissov smentisce le affermazioni di Tsvetan Tsvetanov Il premier Boyko Borissov ha dichiarato ai giornalisti a Bruxelles che “in questo momento non è all'ordine del giorno” l'eventuale espulsione di diplomatici russi residenti a Sofia dopo le ultime prove emerse nel caso Skripal. Borissov ha in tal modo smentito la dichiarazione di Tsvetan Tsvetanov, vicepresidente del suo partito Gerb al governo. Tsvetanov aveva detto ai giornalisti che “le prove sul caso risultano ormai oltremodo chiare” per poter intraprendere eventuali sanzioni contro Mosca ed espellere diplomatici russi residenti nella capitale bulgara. Tsvetanov si riferiva alle accuse nei confronti della Russia, che avrebbe provato a uccidere in Gran Bretagna con il gas Novichok l'ex spia sovietica Skripal. “Tsvetanov è sempre un po' troppo radicale su temi simili” ma sul caso in questione “la decisione spetterà esclusivamente all'esecutivo”, ha aggiunto Borissov. “Non ho mai dato la colpa a qualcuno prima di avere le prove e le testimonianze indiscutibili”, ha concluso il premier. VISITA Tsveta Karayancheva, saremo sostenitori dell'adesione di Podgorica all'Ue La Bulgaria sarà il sostenitore numero uno dell'adesione del Montenegro all'UE. Lo ha affermato il presidente del parlamento bulgaro, Tsveta Karayancheva, durante la visita di una delegazione parlamentare montenegrina a Sofia. Karayancheva ha constatato, nel corso del colloquio con il presidente della Commissione per i rapporti internazionali del parlamento di Podgorica, Andrija Nikolic, che “l'integrazione dei paesi dei Balcani occidentali nell'UE rappresenta il presupposto per la stabilità”. I due presidenti hanno inoltre convenuto sul fatto che “le riforme interne all'UE non dovrebbero rallentare la dinamica di avvicinamento dei paesi candidati”. BRUXELLES 34 milioni di euro a Grecia, Polonia, Lituania e Bulgaria per i disastri naturali Sono stati stanziati aiuti per un totale di 34 milioni di euro, provenienti dal Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE), a Grecia, Polonia, Lituania e Bulgaria, per i danni da loro subiti a causa dei disastri naturali. “Avevamo promesso di non lasciare soli i nostri stati membri, ma che li avremmo aiutati a rialzarsi. Oggi stiamo rispettando le nostre promesse: entro poche settimane, il sostegno dell'Unione arriverà in Grecia, Polonia, Lituania e Bulgaria e contribuirà a coprire i costi dei danni causati da