News ccib 19 12 2016

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19-12-2016 BULGARIA-UE Boyko Borissov: “Il nuovo Commissario UE dovrà avere il sostegno nel Parlamento” La Bulgaria nominerà il suo nuovo Commissario europeo solo se il candidato potrà avere il sostegno della maggior parte delle forze politiche. Lo ha affermato il Premier dimissionario Boyko Borissov. “Il Commissario proposto dovrà avere un elevato livello di consensi in Parlamento, oppure si dovrà attendere un Governo eletto”, ha detto Borissov. Il Premier dimissionario è pronto all’azione in entrambi i casi, anche se la seconda opzione comporterebbe la mancanza del Commissario UE almeno fino ad aprile, dal momento che le elezioni non si terrebbero prima della fine di marzo. Un’altra possibilità che in questi giorni sta venendo discussa è quella di affidare la decisione a un governo ad interim. L’attuale Vicepresidente della Commissione Europea responsabile per il bilancio e per le risorse umane, Kristalina Gheorghieva, lascerà la carica di Commissario per la Bulgaria a gennaio del 2017, per diventare AD della Banca Mondiale. È necessario un confronto con Trump prima di estendere le sanzioni alla Russia L’Unione Europea dovrebbe considerare l’ipotesi di interrompere la politica sanzionatoria nei confronti della Russia, poiché il Presidente eletto statunitense, Donald Trump, una volta insediato, potrebbe puntare a revocare i provvedimenti. Lo ha dichiarato il Premier dimissionario della Bulgaria, Boyko Borissov, parlando alla riunione del Consiglio Europeo a Bruxelles. Il Premier, stando a quanto riportato dalla stampa bulgara, avrebbe chiesto ai leader europei di consultarsi con l’Amministrazione di Washington prima di confermare l’estensione delle sanzioni nei confronti della Federazione Russa. “È assolutamente necessario agire in maniera ponderata. Qualora gli Stati Uniti, a gennaio, dovessero decidere di revocare le sanzioni, la situazione per l’Europa si farebbe a dir poco scomoda. Ho insistito, con i miei colleghi del Consiglio Europeo, per delle consultazioni con Donald Trump e la sua Amministrazione prima di prendere qualsiasi provvedimento”, ha dichiarato Borissov. “Nel caso in cui Washington dovesse decidere di interrompere questa politica, l’Unione Europea dovrebbe adeguarsi alla decisione, seguendola anch’essa”, ha concluso il Premier dimissionario. ENERGIA La compagnia elettrica francese EDF sarebbe interessata al progetto di Belene Ci sono state due offerte avanzate da grandi investitori privati riguardo la costruzione della centrale nucleare di Belene. Lo hanno dichiarato i rappresentanti dell'organizzazione non governativa Bulatom. “Ci hanno parlato di una possibile proposta da parte di un consorzio finanziario americano”, ha annunciato il Segretario Esecutivo della Bulatom, Stanislav


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