News CCIB 20.06.2019

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20-06-2019 DIFESA Rumen Radev, è necessario trattare un pacchetto completo sugli F-16 Il presidente Rumen Radev ha auspicato che il governo di Sofia negozierà con gli Stati Uniti l’acquisto dei velivoli militari F-16 senza rinunciare alle migliori capacità di combattimento degli stessi, in funzione del prezzo. “Ogni spostamento verso il basso e il ridimensionamento di questo pacchetto porta già all'impossibilità di raggiungere le capacità operative del velivolo, quindi mi aspetto che il governo garantisca che non vi sia alcun taglio nelle capacità di combattimento e i contribuenti bulgari non daranno i loro soldi invano”, ha dichiarato Radev dopo che lunedì l'ambasciata degli Stati Uniti a Sofia ha formalmente consegnato al ministero della Difesa la proposta di offerta per la vendita degli F-16 e delle relative apparecchiature. I dettagli dell'offerta non sono ancora stati resi noti. Rumen Radev, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare bulgara, ha spiegato di aspettare i “parametri specifici” della proposta statunitense. “Sapete che il governo ha più volte dichiarato che raggiungerà un prezzo ragionevole vicino a quello determinato dal Parlamento, che avrà un pagamento differito, compensazione e cooperazione industriale, capacità di combattimento elevato”, ha detto Radev, ribadendo che spesso non si comprende che “non è il velivolo stesso il più importante, ma il contenuto dell'offerta complessiva”. Il presidente ha chiarito che “ciò include sia l'aeromobile sia le sue attrezzature, gli armamenti, le attrezzature a terra e l'addestramento del personale”. BALCANI OCCIDENTALI La Bulgaria sostiene da tempo l’allargamento Ue ai paesi della regione La Bulgaria ha sostenuto per anni con forza l’allargamento dell’Unione europea ai paesi dei Balcani occidentali. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri bulgaro, Ekaterina Zaharieva, intervenendo alla commissione Affari esteri del Parlamento di Sofia. Zaharieva ha rilevato che la decisione dell'ultimo Consiglio europeo degli affari esteri riflette la richiesta bulgara di raccogliere in un documento gli esempi senza precedenti per la regione, come l'accordo di Prespa sul nome e il Trattato di buon vicinato tra Sofia e Skopje. Il capo della diplomazia di Sofia ha aggiunto che è possibile che, entro ottobre, venga presa una decisione per avviare i negoziati sull'adesione della Macedonia del Nord e dell'Albania all'Ue. “La buona notizia è che i due paesi non sono stati separati, come era il desiderio di alcuni nell'Ue”, ha affermato Zaharieva rilevando che “sarebbe un errore storico non avviare i negoziati con entrambi i paesi”. BRUXELLES


Sofia deve rivedere il piano nazionale per la produzione energetica La Bulgaria ha bisogno di rivedere il piano per il rafforzamento della produzione energetica, promuovere progetti più ambiziosi nel campo delle rinnovabili, diversificare le forniture di combustibile nucleare e fornire un’analisi dettagliata sul corso del progetto per la centrale nucleare di Belene. Questi i punti principali di una lettera inviata dalla Commissione europea alle autorità di Sofia. Stando all’organo esecutivo comunitario, il piano nazionale per l’energia e il clima della Bulgaria non descrive in maniera sufficientemente approfondita gli investimenti necessari a raggiungere gli obiettivi stabiliti. In aggiunta, il documento mette in evidenza la mancanza di un programma per la diversificazione delle forniture energetiche, soprattutto per quanto riguarda il gas naturale. EUROSTAT In lieve calo il Pil pro capite italiano nel 2018, in Bulgaria è tra i più bassi Scende leggermente il Pil pro capite delle famiglie italiane nel 2018, mentre restano stabili i consumi. È quanto emerge dai dati Eurostat, che vedono il Paese tra quelli con il Pil e consumi leggermente sotto la media Ue. Rispetto alla media Ue fissata a 100, il Pil pro capite italiano è 95 (in calo dal 96 del 2017), e i consumi sono 98, invariati rispetto all'anno precedente. Il livello più alto di consumi pro capite si trova in Lussemburgo, ed è del 32% più alto della media Ue (132). La Germania è sopra del 20% (121), seguita da Austria, Danimarca, Regno Unito, Olanda, Finlandia, Belgio, Svezia e Francia, tutti sopra la media. Bulgaria (56), Croazia (63) e Ungheria (64) hanno i livelli più bassi. Per quanto riguarda il Pil pro capite, il più alto è sempre in Lussemburgo (254), seguito da Germania (123) e Austria (127).


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