21-10-2016 PRESIDENZIALI Primo dibattito elettorale fra Tsaceva (GERB) e Radev (BSP) I due principali candidati alla presidenza della Bulgaria per le elezioni del 6 novembre prossimo, Tsetska Tsaceva e Rumen Radev, sono entrambi favorevoli alla sospensione delle sanzioni UE contro la Russia. Questo è uno dei principali punti emersi dal primo dibattito elettorale trasmesso dal canale bTV, in cui i candidati del GERB e del Partito Socialista Bulgaro (BSP) non hanno lesinato attacchi reciproci. Tsaceva ha posto l’enfasi sulla necessità per la Bulgaria di proseguire sul percorso euroatlantico, impegnandosi poi a lavorare per la giustizia e per un’immagine più positiva per il Paese. Il generale in congedo Radev ha invece rilevato come gli obiettivi del Presidente debbano essere quelli di unire il Paese, porre degli obiettivi e riuscire “a dire no”, puntando inoltre alla sicurezza delle istituzioni e dei confini nazionali. “La politica estera dovrebbe essere elaborata in Bulgaria ed esportata all’estero, mentre al momento accade esattamente il contrario”, ha ribadito Radev, ex comandante dell’aeronautica militare bulgara. Al contempo, entrambi i candidati hanno sostenuto la sospensione delle sanzioni imposte dall’UE alla Russia a causa della crisi in Ucraina. “Le sanzioni andrebbero senza dubbio riviste, e la diplomazia bulgara dovrebbe impegnarsi nell’elaborazione di una posizione condivisa in merito a livello europeo”, ha aggiunto Tsaceva. Secondo Radev, “la Bulgaria è membro dell’UE e della NATO, e su questo non ci sono alternative, ma ciò non vuol dire che al di fuori di tali alleanze sia necessario farsi dei nemici: l’eurofilia non deve tradursi in russofobia”. Radev ha poi espresso delle critiche sulla “dipendenza” della Bulgaria dalla Turchia, come nel caso dei cittadini turchi estradati la scorsa settimana dal Paese, senza le procedure previste dalla legge bulgara, accusati dal governo di Ankara di far parte del network del predicatore Fetullah Gulen. DPS annuncia il suo sostegno a Oresharski Il Movimento per i Diritti e le Libertà (DPS), il partito della minoranza turca in Bulgaria, ha deciso di sostenere la candidatura di Plamen Oresharski alla presidenza. Il DPS si era finora tenuto fuori dalla competizione per le elezioni presidenziali, senza nominare un proprio candidato alla carica di Capo dello Stato. L’appoggio del DPS per Oresharski, ex Premier per 14 mesi, dal 2013 al 2014, era stato preannunciato dalla stampa. Oresharski, che aveva in passato reso nota la sua intenzione di non continuare la carriera politica attiva, si è registrato a sorpresa per le elezioni presidenziali. Il sostegno del DPS a Oresharski potrebbe avere una certa incidenza sulle elezioni, stando ai sondaggi finora pubblicati, che vedono l’ex Premier fermo al 2-3 per cento delle preferenze.