21-09-2018 RIMPASTO Il parlamento ha approvato i tre nuovi ministri nel governo Borissov Il parlamento ha approvato la nomina di tre nuovi ministri nel governo di centro destra del leader del partito Gerb, Boyko Borissov. Rossen Zhelyazkov assume il Ministero dei Trasporti, Petya Avramova quello dello Sviluppo regionale e dei trasporti pubblici e Mladen Marinov il Ministero dell'Interno. Al rimpasto si è arrivati dopo che il 31 agosto scorso si erano dimessi Ivaylo Moskovski (Trasporti), Nikolai Nankov (Sviluppo regionale e lavori pubblici) e Valentin Radev (Interno) in seguito alla sciagura del 25 agosto, quando un bus di turisti bulgari si era capovolto in una curva lungo un'autostrada a una ventina di chilometri da Sofia precipitando in un burrone per oltre 20 metri e provocando la morte di 17 passeggeri. Dopo il voto, i deputati dell'opposizione - il Partito socialista bulgaro (Bsp) e il partito della minoranza turca, Movimento per diritti e libertà (Dps) hanno dichiarato che il rimpasto dei ministri non porterà ai cambiamenti necessari e hanno chiesto le dimissioni del governo ed elezioni anticipate. BULGARIA-UNGHERIA Karakachanov, no alle sanzioni a Budapest “Contro l'Ungheria è in atto un'azione repressiva che non si basa su solidi argomenti, in pratica non vi è nessun fatto considerevole a favore della proposta del Parlamento Europeo di imporre sanzioni Ue nei confronti di quel Paese”. Lo ha dichiarato il Vicepremier e Ministro della Difesa Krassimir Karakachanov al termine di una riunione operativa del Consiglio dei ministri di Sofia. Karakachanov ha aggiunto che, su proposta dei partner di coalizione ‘Patrioti uniti’, il governo di centro destra del leader del partito Gerb, Boyko Borissov, si accinge a preparare la posizione di Sofia contro le sanzioni UE nei confronti di Budapest. “Riteniamo che la decisione del Parlamento Europeo sia assolutamente tendenziosa e si basi su argomenti esclusivamente ideologici, senza tenere conto della disponibilità di Budapest a dialogare con la Commissione su alcune delle critiche rivolte all'Ungheria”, ha aggiunto Karakachanov. A suo giudizio, “la decisione del Parlamento Europeo rappresenta una violazione della sovranità di un paese membro dell'UE”. ECONOMIA Aumentano le esportazioni dell’industria della difesa bulgara Le esportazioni di prodotti destinati alla difesa nel 2017 sono state di un valore di un miliardo e 219 milioni di euro. Ciò rappresenta un incremento di oltre 200 milioni di euro rispetto all’anno precedente.