News ccib 22 01 2016

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22.01.2016 PARLAMENTO Approvata l'introduzione del voto elettronico Il parlamento ha votato a favore dell’introduzione del voto elettronico per tutte le elezioni e referendum in Bulgaria. 137 deputati hanno votato a favore del testo presentato all’Assemblea mentre 55 hanno votato contro manifestando perplessità sulla segretezza del voto. Secondo la bozza presentata che dovrà essere completata dal parlamento e votata in seconda lettura, tutti i cittadini bulgari potranno votare via internet “o altre reti”. Il voto ha ottenuto l’appoggio del partito conservatore di maggioranza Gerb insieme con il partner di coalizione, il Blocco riformista e il partito di sinistra Alternativa per la rinascita bulgara (ABV). Il partito socialista bulgaro (BSP), il partito nazionalista Ataka e l’estrema destra del Fronte patriottico hanno votato contro. Tra le critiche mosse contro la proposta è stata la possibilità che il voto venga manipolato, aggiungendo che la maggior parte del mondo occidentale ancora si astiene dall’utilizzo del voto on-line come opzione legittima. L'Assemblea aveva tre mesi di tempo dopo il referendum che si è svolto lo scorso ottobre per esprimersi sulla proposta che consentirà ai cittadini di votare anche on line. Ora saranno necessari dei cambiamenti alla legge elettorale per consentire l'utilizzo del voto elettronico. I legislatori dovranno adottare le modifiche entro aprile o all'inizio di maggio se vorranno utilizzare il nuovo metodo alle prossime elezioni presidenziali in autunno. Continuano gli incontri per la mozione di sfiducia contro il Governo Proseguono gli incontri del Partito socialista bulgaro (BSP) con gli altri gruppi parlamentari dell’opposizione per programmare la presentazione di una mozione di sfiducia contro il Governo guidato dal Premier Boyko Borissov. I socialisti si sono incontrati di nuovo con il Movimento per i diritti e le libertà (DPS), il secondo più grande partito di opposizione. Dopo i colloqui è stato reso noto che il tema del voto di sfiducia sarà il fiasco del Governo nel settore dell’assistenza medica in Bulgaria. I due partiti che intendono presentare la mozione hanno 68 dei 240 seggi nel Parlamento bulgaro. GAS La Commissione Europea non commenta la rescissione del contratto della Gazprom per South Stream La Commissione europea ha dichiarato di non poter commentare le ragioni dello scioglimento del contratto per il gasdotto South Stream, notizia divulgata dalla stessa Gazprom russa. Il Commissario europeo per la Concorrenza, Margrethe Vestager, in una conferenza stampa a Bruxelles, ha detto: “Non credo di poter stabilire le ragioni della rottura del contratto”. Il Commissario ha risposto così alle domande dei giornalisti che volevano sapere il motivo principale che ha causato la risoluzione del contratto. La società South Stream Transport, costituita per la costruzione della sezione offshore del gasdotto, ha dato mandato a Gazprom di adempiere agli obblighi per la rescissione del contratto di garanzia nei confronti di Gazprom


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