News CCIB 22.05.2019

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22-05-2019 EUROPEE Boyko Borissov sotto attacco per presunti favori In Bulgaria duro attacco contro Boyko Borissov, premier e leader dl partito conservatore Gerb, alla vigilia del voto di domenica per il nuovo parlamento europeo. Borissov è stato accusato di illeciti con beni immobili e di proprietà non dichiarate da Elena Yonceva, giornalista e deputato che guida la lista del Partito socialista bulgaro (Bsp). Secondo le sue rivelazioni, Borissov, quando era sindaco di Sofia (2005 2009), avrebbe facilitato, con abuso di potere, un accordo di scambio di un terreno municipale di oltre mille metri quadrati nel centro della circoscrizione di Liulin della capitale Sofia a favore del cugino Radoslav Ivanov il quale concedeva in cambio un monolocale di un valore notevolmente inferiore. Sempre secondo Yonceva, il premier bulgaro sarebbe in possesso di un'abitazione di lusso a Barcellona, la cui proprietà non sarebbe stata dichiarata al fisco. In un'intervista televisiva Boyko Borissov ha smentito le accuse dichiarando di non mantenere rapporti con i suoi cugini, compreso Radoslav Ivanov, da oltre trenta anni per aver litigato con loro, e che la casa a Barcellona, indicata da Yonceva, appartiene non a lui ma ad Aleksandar Chaushev, un imprenditore nel settore farmaceutico. L'attacco a Boyko Borissov fa parte di una serie di duri colpi contro esponenti del suo partito al governo Gerb, sospettati di utilizzo illecito di fondi europei e di abuso di potere per l'acquisto da imprese edilizie di appartamenti di lusso a prezzi molto inferiori a quelli di mercato. Secondo i sondaggi demoscopici, a seguito di questi scandali il Gerb sta perdendo posizioni per le europee, ma Borissov ha dichiarato che in ogni caso non si dimetterà. BULGARIA-ROMANIA Memorandum d'intesa tra i due paesi sulla protezione dell’ambiente Il ministro dell'Ambiente bulgaro, Neno Dimov, insieme all’omologo romeno, Gratiela Gavrilescu, e al ministro delle Risorse idriche e delle foreste della Romania, Ioan Denes, hanno firmato a Bucarest un memorandum d'intesa sulla cooperazione in materia di protezione delle acque, la qualità dell'aria e la biodiversità. Il memorandum definisce le aree di cooperazione al fine di mitigare l'inquinamento e garantire la sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda l'acqua, Bulgaria e Romania coordineranno l'attuazione delle misure transfrontaliere nell'ambito delle loro strategie marine relative ai rifiuti marini e al miglioramento dell'ambiente marino, nonché il controllo dell'inquinamento dovuto alle materie plastiche, principalmente nel tratto comune del fiume Danubio e le due zone del Mar Nero. Per quanto riguarda la biodiversità, il documento si concentra sulla protezione e la gestione coordinate delle zone umide, la protezione e il ripristino delle popolazioni vitali di storione nelle zone più basse del


Danubio e del Mar Nero nord-occidentale e lo scambio delle migliori pratiche nella gestione dei siti transfrontalieri Natura 2000. Il memorandum prevede la cooperazione per la mitigazione dell'inquinamento atmosferico causato dalle auto usate importate. BULGARIA-PAKISTAN Lilia Ivanova, Islamabad è un partner commerciale importante Il Pakistan è un importante partner asiatico per la Bulgaria. Lo ha detto il vice ministro dell'Economia bulgaro, Lilia Ivanova, in apertura della seconda sessione della commissione intergovernativa per la cooperazione economica Bulgaria-Pakistan a Islamabad. Ivanova ha ricordato che negli anni passati, l’interscambio commerciale ha visto una tendenza al rialzo raggiungendo i 34 milioni di dollari lo scorso anno ma rimane ben al di sotto del suo potenziale. Ivanova ha aggiunto che ci sono ampie opportunità per rafforzare le esportazioni nell'enorme mercato del Pakistan (oltre 200 milioni di persone), in settori quali quello alimentare, in particolare per prodotti come olio di girasole raffinato, frutta in scatola, verdure, latticini e cereali, nonché nel campo della cosmesi, macchine, attrezzature agricole e farmaceutico. ENERGIA Aumentano i prezzi dell’elettricità e del gas I prezzi dell'energia per le famiglie europee sono aumentati tra la seconda metà del 2017 e la seconda metà del 2018, ma restano comunque lontani dal picco decennale che si registrò nel 2014. In particolare, quelli dell'elettricità sono saliti del 3,5%, quelli del gas del 5,7%. Lo comunica Eurostat. Nella Ue i prezzi per 100 kWh variano dai 4 euro in Ungheria, Romania e Croazia ai 9 di Olanda, Spagna, Danimarca e Italia, agli oltre 12 della Svezia. I rincari maggiori dei prezzi dell'elettricità si sono avuti a Cipro (+19,6%), in Spagna (+13,8%), Olanda (+9,7%), Regno Unito (+8,6%), Irlanda (+7,8%) ed Estonia (+7,5%). In Italia è salita del 3,9%. Cali invece solo in quattro Paesi: Lettonia (4,5%) Polonia (-2,5%), Germania (-1,6%) e Lituania (-0,9%). Per quanto riguarda il gas invece, il prezzo è salito in venti Stati. Gli aumenti maggiori in Irlanda (+17,3%), Bulgaria (+16,5%), Svezia (+16,4%) e Romania (+16,3%). In Italia è salito dell'8,8%. Cali in Croazia (-2,5%), Portogallo (-1,9%), Ungheria (-0,4%) e Germania (0,2%).


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