News ccib 22 06 2016

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22.06.2016 EMERGENZA MIGRANTI Calano gli ingressi di clandestini in Bulgaria Cala il numero di clandestini che entrano in Bulgaria attraverso il confine con la Turchia. Secondo il Ministero dell'Interno di Sofia, la massiccia presenza di polizia di frontiera, la barriera di filo spinato al confine, e l'assistenza di esperti di Frontex stanno contribuendo ad una considerevole riduzione dei passaggi illegali provenienti dal territorio turco. Nei primi cinque mesi dell'anno la polizia di frontiera ha fermato 1.858 migranti clandestini, mentre nello stesso periodo dell'anno scorso il loro numero era stato 3.535. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati quattro tentativi di superare illegalmente il confine bulgaro, e sono stati respinti in totale 50 migranti. Daniel Mitov: L’UE deve avere un approccio inclusivo e bilanciato al tema della migrazione L’Unione Europea deve avere un approccio inclusivo e geograficamente bilanciato al tema della migrazione. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri, Daniel Mitov, secondo il quale è necessario porre l’attenzione su ogni singola regione o rotta migratoria, se si vuole trovare una soluzione duratura all’attuale crisi. Il Ministro ha rilevato come il flusso migratorio dalla Turchia e dalle isole greche sia diminuito in maniera considerevole dopo l’accordo fra l’UE e Ankara siglato a marzo scorso. Nonostante ciò, Mitov considera ancora presente il rischio che la rotta dei Balcani occidentali torni a essere utilizzata dai migranti, a causa delle difficoltà della Turchia nell’adempiere completamente i suoi impegni con Bruxelles. NUCLEARE Polemiche dopo la sanzione per la mancata costruzione della centrale nucleare di Belene Polemiche in Bulgaria dopo che la Corte di arbitraggio di Parigi ha condannato Sofia a pagare a Mosca 550 milioni di euro come risarcimento danni legati alla decisione del primo Governo Borissov, nel 2012, di annullare il contratto, firmato nel 2006, per la costruzione della centrale nucleare di Belene sul Danubio, che doveva essere la seconda in Bulgaria dopo quella di Kozloduy. Il controverso progetto russo-bulgaro prevedeva la costruzione di una centrale con due reattori da 1.000 megawatt ciascuno. La realizzazione dell'impianto era affidata alla compagnia russa Atomstroyexport. Il Premier Boyko Borissov ha minimizzato la notizia dicendosi soddisfatto per il fatto Sofia dovrà pagare soltanto 550 milioni di euro e non oltre un miliardo come chiedeva la parte russa, e che questa somma è il prezzo del reattore già costruito.


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