22.07.2016 EMERGENZA MIGRANTI Clandestini bloccati al confine con la Serbia, arrestati tre trafficanti La polizia bulgara ha fermato presso il valico di Kalotina, alla frontiera con la Serbia, 26 migranti clandestini, dei quali 21 afghani e 5 siriani. I migranti erano a bordo di tre autoveicoli guidati da cittadini bulgari che sono stati arrestati. Inoltre, nei pressi dell'altro valico di Dragoman, sempre sulla frontiera con la Serbia, sono stati fermati altri 19 afghani e 11 migranti del Pakistan che pure cercavano di passare illegalmente in territorio serbo. La polizia bulgara ha sventato anche 7 tentativi di 114 clandestini di entrare illegalmente in territorio bulgaro provenienti dalla Turchia. Il Premier Borissov si congratula con le Forze Armate per l’aiuto ai controlli frontalieri Il Premier Boyko Borissov si è congratulato con l'esercito bulgaro per il successo nelle operazioni di assistenza per la protezione dei confini del Paese dalla pressione migratoria. “Ringrazio per l'aiuto fornito tutti i membri delle Forze Armate che hanno preso parte alle azioni congiunte con le unità del Ministero dell’Interno”, ha dichiarato Borissov durante una conferenza tenutasi a Sofia sui risultati del recente vertice NATO di Varsavia. Nel corso della conferenza, Borissov e i vertici dell'apparato militare della Bulgaria hanno discusso anche le misure prese dal Governo e dalle Agenzie di Sicurezza del Paese in seguito al tentato colpo di stato in Turchia. Il Premier ha spiegato come la situazione alla frontiera con lo stato vicino sia ora sotto controllo. Sofia ha schierato 230 truppe ulteriori per rinforzare i controlli ai confini con la Turchia nella giornata di sabato scorso, per poter mitigare un possibile aumento della pressione migratoria frontaliera. TURCHIA Il Presidente Plevneliev è preoccupato per la situazione in Turchia Il Presidente Rossen Plevneliev sta seguendo con grande attenzione gli sviluppi della situazione in Turchia, riaffermando il proprio supporto per le istituzioni elette democraticamente. Lo si legge in un comunicato della Presidenza di Sofia, pubblicato dopo la dichiarazione dello stato di emergenza in Turchia da parte di Recep Tayyip Erdogan. Plevneliev si è detto certo che la violenza non possa trovare risposta in altra violenza e le autorità turche dovrebbero prendere iniziative immediate per restaurare la legalità e lo stato di diritto nel Paese, e non devono permettere che la Turchia venga invischiata in una spirale di repressione senza fine. Plevneliev ha espresso grande preoccupazione per gli arresti di massa e i licenziamenti di accademici, insegnanti, magistrati e giornalisti turchi, così come per le intenzioni di restringere ulteriormente i diritti civili e la libertà dei cittadini sulla base solo di sospetti. ELEZIONI PRESIDENZIALI