News CCIB 22.10.2019

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22-10-2019 GAS Turkish Stream, inaugurato il primo tratto in Bulgaria “Con l'attuazione dei progetti di trasporto del gas naturale, l'economia bulgara sarà in grado di acquistarlo a prezzi molto più bassi”. Lo ha detto il premier Boyko Borissov nel corso dell'inaugurazione dei primi undici chilometri della sezione bulgara di collegamento al Turkish Stream, dal confine bulgaro-turco alla stazione di misurazione e compressione Strandja. Il Turkish Stream trasporterà il gas russo in Turchia attraverso il Mar Nero. “Questa nostra sezione permetterà alla Bulgaria di diventare il più grande hub del gas nella regione, e per questo abbiamo proposto ai nostri partner di chiamarla Balkan Stream”, ha aggiunto Borissov. L'intero tratto bulgaro sarà lungo 635 chilometri per arrivare fino al confine con la Serbia, una destinazione chiave del gas verso l'Europa centrale. Dovrebbe diventare operativo entro il 2020. In questo modo il gas russo scavalcherà l'Ucraina. Il costo del progetto in territorio bulgaro ammonta a circa un miliardo e cento milioni di lev. RUSSIA-BULGARIA Lavrov, diamo grande importanza al dialogo con Sofia La Federazione Russa dà grande importanza al proseguimento di un dialogo costruttivo con la Bulgaria. Lo ha dichiarato il ministro russo degli Esteri, Sergej Lavrov, durante un incontro a Mosca con l’omologa bulgara, Ekaterina Zaharieva. “Sono felice di poter continuare il dialogo tra i nostri paesi, che è andato rafforzandosi negli ultimi tempi”, ha detto il capo della diplomazia di Mosca, valutando positivamente lo stato attuale della cooperazione bilaterale tra i due paesi. “L’incontro rappresenta un’occasione importante per consolidare ulteriormente i nostri rapporti, e per discutere le questioni più importanti sul piano regionale e internazionale”, ha aggiunto Lavrov. BULGARIA-RUSSIA Zaharieva, ci aspettiamo un aumento dei flussi turistici Le autorità della Bulgaria si aspettano un incremento dei flussi turistici provenienti dalla Federazione Russa il prossimo anno, in vista del progressivo alleggerimento delle restrizioni alla concessione di visti. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia di Sofia, Ekaterina Zaharieva, durante una conferenza stampa organizzata al termine del suo incontro con l’omologo russo, Sergej Lavrov. “Spero che il trend negativo che ha caratterizzato i flussi turistici nel corso dell’ultimo anno si interrompa nel corso del 2020”, ha detto Zaharieva, rilevando che le autorità di Sofia stanno lavorando per allentare le restrizioni per la concessione di visti ai cittadini russi “in linea con le norme dell’Unione europea”.


DIFESA Al via l’esercitazione congiunta bulgaro-serba Lions Land 2019 Ha preso il via ieri l’esercitazione militare congiunta tra Serbia e Bulgaria Lions Land 2019 con la partecipazione di personale delle Forze di terra dei due paesi. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Sofia. L’esercitazione si tiene presso il Centro di addestramento di Slivnitsa fino al 25 ottobre. Obiettivo delle operazioni di addestramento è di migliorare le capacità e l'interoperabilità tra le due Forze militari, nonché il rafforzamento della fiducia tra le due nazioni per migliorare la stabilità e la sicurezza nella regione. EUROSTAT Il rapporto deficit-Pil nella zona euro scende allo 0,5 per cento Nell'area euro il rapporto tra disavanzo pubblico e Pil è cambiato dallo 0,9 per cento del 2017 allo 0,5% del 2018. Nell'Unione europea a Ventotto, il rapporto è diminuito dall'uno per cento allo 0,7%. Il rapporto tra debito pubblico e Pil è sceso dall'87,8% di fine 2017 all'85,9% di fine 2018. Tra i Ventotto dall'82,1% all'80,4%, ma l'Italia, con il 134,8%, ha registrato il secondo rapporto più alto dopo quello della Grecia. Questi i dati di Eurostat. Nel 2018, Lussemburgo (2,7%), Germania e Malta (entrambe 1,9%), Bulgaria (1,8%), Paesi Bassi (1,5%), Repubblica Ceca (1,1%), Grecia (1%), Danimarca, Slovenia e Svezia (tutte 0,8%), Lituania (0,6%), Croazia (0,3%), Austria (0,2%) e Irlanda (0,1%) hanno registrato un avanzo pubblico. Due Stati membri hanno presentato disavanzi pari o superiori al 3 per cento del Pil: Romania (3%) e Cipro (4,4%). Alla fine del 2018, i rapporti più bassi tra debito pubblico e Pil sono stati registrati in Estonia (8,4%), Lussemburgo (21%), Bulgaria (22,3%), Repubblica Ceca (32,6%), Lituania (34,1%) e Danimarca (34,2%). Quattordici Stati membri avevano rapporti di debito pubblico superiori al 60 per cento del Pil, con il più alto registrato in Grecia (181,2%), Italia (134,8%), Portogallo (122,2%), Cipro (100,6%), Belgio (100%), Francia (98,4%) e Spagna (97,6%). Nel 2018, la spesa pubblica nell'area dell'euro era equivalente al 47% del Pil e le entrate pubbliche al 46,5%. Nell'Ue a 28 erano rispettivamente del 45,8% e del 45,1%. In entrambe le zone il rapporto spese pubbliche è diminuito tra il 2017 e il 2018, mentre è aumentato il rapporto entrate pubbliche.


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