23-02-2017 DIFESA Polemiche sulle manovre della NATO nel Mar Nero La Bulgaria continua ad attenersi agli accordi presi al vertice NATO di Varsavia nel luglio 2016 per migliorare la sicurezza nell’area del Mar Nero. Le esercitazioni militari della NATO in programma nel Mar Nero sono perfettamente in regola e non mettono in alcun modo a rischio le attività turistiche sulla costa bulgara. Lo ha scritto il Presidente Rumen Radev sul proprio profilo Facebook, rispondendo alle polemiche emerse nei giorni scorsi circa un presunto incremento delle attività militari condotte nel Mar Nero sotto l’egida dell’Alleanza Atlantica. “Le esercitazioni non costituiscono una minaccia per le barche, gli yacht e il turismo”, ha scritto Radev, rilevando inoltre come tali manovre si ripetano regolarmente. Il presidente bulgaro ha poi invitato i rappresentanti dei partiti politici a occuparsi con maggiore responsabilità delle questioni relative alla sicurezza nazionale. ECONOMIA Gli squilibri macro-economici in Bulgaria sono eccessivi, secondo la Commissione UE La Bulgaria presenta squilibri macro-economici eccessivi. È quanto è detto in un rapporto della Commissione UE reso noto a Bruxelles. Le vulnerabilità nel settore finanziario, secondo la Commissione, si accompagnano a un alto tasso di indebitamento delle imprese, nel contesto di una riforma incompleta del mercato del lavoro. Il settore bancario si è stabilizzato, ma i problemi legati a una governance e a un controllo debole del settore non sono stati ancora pienamente affrontati. Inoltre, secondo Bruxelles, la riduzione della leva finanziaria nel settore privato è stata ordinata ma lenta, lasciando un alto volume di debito e alti livelli di crediti in sofferenza. Le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate, ma i livelli di occupazione sono bassi. Secondo la Commissione Ue, infine, c'è stata un'azione politica per affrontare le principali fonti di squilibrio nel Paese, ma sono necessari successivi progressi per far fronte alle rimanenti sacche di vulnerabilità nel settore finanziario. L’inflazione nell’eurozona a gennaio 2017 è dell’1,8 per cento L'inflazione nell'eurozona, calcolata su base annuale, è stata dell’1,8 per cento a gennaio, in aumento rispetto all'1,1 per cento di dicembre. Lo rende noto l’Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea. Nei Ventotto, invece, il rialzo è stato dell’1,7 per cento, in aumento rispetto all’1,2 di dicembre. A gennaio il tasso più basso è stato registrato in Irlanda (0,2 per cento), Romania (0,3 per cento) e Bulgaria (0,4 per cento). Il tasso più alto, invece, è stato osservato in Belgio (3,1 per cento), Lettonia e Spagna (2,9 per cento). L'inflazione è stata trainata soprattutto dal carburante (più 0,5 per cento). In calo le telecomunicazioni (meno 0,09 per cento) e il gas (meno 0,08 per cento).