24-01-2017 PRESIDENZA Rumen Radev firma i primi decreti Il nuovo Presidente, Rumen Radev, ha firmato i suoi primi decreti in qualità di Capo dello Stato. Radev ha decretato la formazione di un consiglio che possa coadiuvare il Presidente e il Vicepresidente nel loro operato, coordinato da un Capo Segretario. Altre figure di rilievo saranno il Segretario per la Politica Estera, per la Presidenza della Bulgaria al Consiglio UE nel 2018, per la Sicurezza e la Difesa, per gli Affari Legali e l’Anticorruzione, per la Cultura, per lo Sviluppo Regionale, per l’Economia e gli Investimenti, per le Politiche Sociali e la Sanità, per l’Istruzione, per gli Affari Interni e la Società Civile e infine per le Pubbliche Relazioni. In aggiunta a queste cariche, Radev ha istituito cinque commissioni presso l’amministrazione presidenziale, per formulare linee guida e partecipare nel processo decisionale. Margarita Popova è stata nominata ai vertici dell’Associazione degli industriali Margarita Popova, ex Vicepresidente, è stata nominata a Segretario generale dell’Associazione degli Industriali Bulgari (BIA). Popova, Vice Capo dello Stato dal gennaio 2012 al gennaio 2017, si occuperà del settore legale della BIA, inclusa la corte d’arbitrato dell’organizzazione. Nei giorni precedenti alla fine del mandato di Popova come Vicepresidente della Bulgaria, il suo nome era stato collegato ad una poltrona ministeriale nel Governo ad interim che il nuovo Capo dello Stato, Rumen Radev, si è incaricato di formare. Popova secondo le indiscrezioni avrebbe dovuto assumere la carica di Vicepremier e Ministro della Giustizia. BULGARIA-UE Boyko Borissov smentisce le indiscrezioni sulla sospensione dei Fondi UE La Commissione Europea ha spiegato chiaramente che i fondi UE non saranno sospesi. Lo ha dichiarato il Premier dimissionario Boyko Borissov. Egli ha ribadito la posizione della Commissione UE, in risposta alle affermazioni degli esponenti del Partito Socialista Bulgaro (BSP), che avrebbero prospettato una sospensione dei Fondi Europei nei confronti di Sofia per colpa del suo Governo. Borissov ha ricordato come nel 2016 il Governo abbia dovuto spendere 2,5 miliardi di lev per pagare i debiti accumulati dalle precedenti amministrazioni socialiste, che potevano essere impiegati invece per le infrastrutture e i trasporti. “Devo ricordare che la Bulgaria ha ottenuto grazie all’affidabilità del nostro Governo 320 milioni di lev dal Consiglio UE a Bratislava, e che ho personalmente ottenuto uno sconto di 90 milioni di lev dalla Russia grazie ad un accordo con il presidente Putin”, ha commentato Borissov. ELEZIONI PARLAMENTARI