News ccib 25 10 2016

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25-10-2016 EMERGENZA MIGRANTI Disordini nel centro di accoglienza a Harmanli, interviene la polizia Circa un migliaio di migranti hanno provocato disordini nel centro di accoglienza nella città bulgara di Harmanli, vicino al confine con la Turchia. I migranti protestavano contro le condizioni di vita e chiedevano di poter raggiungere la frontiera bulgara con la Serbia. Nel centro di accoglienza sono ospitati circa 3.200 migranti. Sul posto sono arrivati reparti di polizia e agenti antisommossa che hanno circondato la struttura, ripristinando l'ordine. Nell'agosto scorso nel centro era scoppiata una rissa tra i migranti, in seguito alla quale gli abitanti della città avevano chiesto che il centro di accoglienza diventasse di “tipo chiuso”, con coprifuoco e massiccia presenza di forze dell'ordine. Fermati 45 migranti clandestini lungo l’autostrada Hemus Lungo l’autostrada Hemus la polizia stradale di Sofia ha fermato un camion nel quale erano nascosti 45 migranti clandestini. È quanto rende noto il Ministero dell'Interno secondo cui la maggior parte degli uomini, per la precisione 38, era in possesso di un documento d'identità, che li identificava come cittadini di Afghanistan o Pakistan. Anche gli altri sette hanno dichiarato alle autorità bulgare di essere provenienti dagli stessi Paesi. PRESIDENZIALI Boyko Borissov: “non dovrò dimettermi perché Tsaceva otterrà un buon risultato alle elezioni” Il Premier Boyko Borissov si è detto convinto del fatto che il candidato del suo partito GERB, Tsetska Tsaceva, otterrà un risultato superiore alle previsioni alle elezioni presidenziali di novembre. In un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Nova Tv, Borissov ha affermato che non dovrà rassegnare le dimissioni da Premier, dato che Tsaceva non perderà le elezioni. “Non date troppa attenzione ai sondaggi, perché le agenzie di rilevazione lavorano per chi le paga, quindi chiunque commissiona un lavoro le paga per mostrare determinati risultati”, ha aggiunto Borissov. Il Premier ha spiegato di non sentirsi in difficoltà per aver promesso le proprie dimissioni in caso Tsaceva non si attesti prima per numero di voti al primo turno elettorale. “Si tratta di una posizione di buon senso, perché se non siamo la prima forza politica del Paese, non abbiamo il diritto di governare”, ha aggiunto Borissov. La candidatura di Tsaceva è considerata dafli analisti piuttosto debole: l’attuale Presidente del Parlamento non può ambire a guadagnare voti nelle altre aree politiche, vista al sua appartenenza al GERB.


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