News ccib 25 11 2016

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25-11-2016 EMERGENZA MIGRANTI Rivolta nel centro di accoglienza di Harmanli Le proteste di circa duemila migranti ospitati nel centro di accoglienza presso la città di Harmanli sono degenerate ieri in una vera e propria rivolta. I manifestanti si sono radunati nel piazzale - il centro di accoglienza è una ex caserma nella quale vivono tremila migranti - vi hanno acceso dei fuochi ed hanno cominciato a gettare sassi contro le forze di polizia. Poi hanno dato fuoco ad alcuni edifici, tra i quali la mensa e l'ufficio di registrazione. Sul posto sono arrivati rinforzi della gendarmeria e dei reparti antisommossa, nonché i pompieri. Secondo un comunicato del Ministero dell'Interno, la situazione è ormai sotto controllo. A causare la sommossa è stata la decisione di quattro giorni fa di porre il centro di accoglienza sotto quarantena per motivi sanitari, con il divieto di uscire dal centro per un periodo indeterminato. I medici, infatti, hanno accertato ventisei casi di scabbia, mentre altre 126 persone, in prevalenza afghani, sono affette da gravi problemi di natura dermatologica. Nei giorni scorsi l'Agenzia nazionale per i profughi a più riprese aveva negato l'esistenza di malattie dermatologiche in quel centro di accoglienza, nonostante la popolazione locale affermasse il contrario. Nel finesettimana scorso gli abitanti di Harmanli hanno organizzato manifestazioni di protesta fino a quando non sono arrivati i medici. CRISI POLITICA Terminate le consultazioni del Presidente Plevneliev Le consultazioni tra il Presidente uscente, Rossen Plevneliev, e i rappresentanti delle forze politiche presenti nel Parlamento sono giunte al termine. I colloqui sono stati incentrati sulle recenti dimissioni del Premier Boyko Borissov dopo la sconfitta del candidato del suo partito GERB alle ultime elezioni presidenziali che hanno visto l'affermazione del candidato socialista Rumen Radev. Secondo la costituzione bulgara, dopo il termine della fase di consultazione con gli esponenti degli otto partiti che hanno una rappresentanza in Parlamento, il Presidente dovrebbe presentare al primo partito in Parlamento - in questo caso il GERB - un mandato per la formazione di un nuovo Governo. Il partito GERB, tuttavia, ha annunciato di non essere intenzionato ad accettare la proposta, così come il Partito Socialista Bulgaro (BSP), seconda forza politica in Parlamento. Rumiana Bachvarova: “non possiamo sostenere un Governo senza Borissov come Premier” Il partito conservatore GERB non ha intenzione di sostenere il Fronte patriottico nel suo tentativo di costituire un nuovo Governo nell'ambito


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