25.01.2016 UNESCO Irina Bokova coinvolta in uno scandalo Il Segretario generale dell'UNESCO, la bulgara Irina Bokova, il cui nome circola nei mass media come uno dei canditati alla carica di Segretario generale dell'ONU, sarebbe coinvolta in uno scandalo riguardante la nomina di Ana Luiza Thompson-Flores a Vice direttore generale dell'UNESCO, responsabile dell'Ufficio per la pianificazione strategica (Bureau of Strategic Planning). A sostenerlo è il sito internet d'informazione Bivol, il quale, secondo i suoi redattori, avrebbe a disposizione un rapporto confidenziale dell'Ufficio di investigazione interna dell’Unesco (Internal Oversight Service Audit & Investigation Sections). Sempre secondo Bivol, nel documento sii legge che alla nomina di Ana Luiza Thompson-Flores si è arrivati a seguito di drastiche violazioni, come per esempio conflitti di interesse, manipolazione delle procedure interne, falsificazione di diploma universitario ed altri. Tutto questo sarebbe avvenuto con il tacito consenso di Irina Bokova. In un altro dossier pubblicato da Bivol si legge che in pochi anni Irina Bokova e la sua famiglia hanno acquistato appartamenti a Manhattan, New York, per un ammontare complessivo di oltre tre milioni di dollari. Il primo appartamento - acquistato per un milione e 189.438 mila dollari senza ipoteca il 6 novembre 2012, quando Bokova era Direttore generale dell’UNESCO nel suo primo mandato (2009 - 2013) - è di 84,6 metri quadrati in un palazzo vicino all'edificio dell'ONU. Il secondo appartamento, di 76,5 metri quadrati, è stato acquistato sempre senza ipoteca per un milione e 225.000 mila dollari. Un terzo appartamento, sempre a Manhattan, è stato comprato nel dicembre 2008 dal figlio Pavel Kolarov per 870 mila dollari con prestito ipotecario estinto nel 2012. Il 10 gennaio scorso, in un'intervista al canale tv Nova televizia, Irina Bokova ha confermato di avere immobili a Manhattan ed ha argomentato il loro acquisto con il fatto che il suo reddito come Direttore generale dell'UNESCO è complessivamente di circa 300 mila dollari all'anno. “Non ho intenzione di chiedere scusa per essere figlia di mio padre, in una società democratica le persone devono essere giudicate per il loro operato, ed io ritengo di aver fatto non poco nell'interesse della Bulgaria per farla entrare nella NATO e nell'UE”, aveva detto nell'intervista. Il padre di Irina Bokova è Gheorghi Bokov, segretario del Comitato centrale del Partito comunista bulgaro (PCB) all'epoca del regime di Todor Zhivkov, oltre che Capo redattore del quotidiano Rabotnicesko delo, organo del PCB. La stessa Irina Bokova, insieme al fratello Filip Bokov, faceva parte della nomenclatura del partito comunista fino alla caduta del regime nel 1989. TERRORISMO Incriminati due uomini nell’attentato di Burgas del 2012 Le autorità giudiziarie bulgare hanno incriminato con l'accusa di terrorismo il cittadino canadese Hassan el Hajj Hassan e l'australiano Meliad Farah per l’attentato avvenuto all’aeroporto Sarafovo di Burgas il 18 luglio del 2012. L’inchiesta penale nei confronti di Hassan (27 anni), di origini libanesi, e di Farah, 35 anni, dovrebbe essere completata verso i primi giorni di febbraio. La Bulgaria ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti
dei due, grazie all’Interpol, ma al momento né le autorità canadesi, né quelle australiane sono riuscite a rintracciare i due latitanti. Nell’attentato avvenuto all’aeroporto di Burgas sono morte otto persone: sei turisti israeliani, un autista di pullman bulgaro e l’attentatore suicida. POLITICA Radan Kanev: il Blocco riformista non esiste più Il Blocco riformista, partner della maggioranza di Governo, non esiste più: così il leader dei Democratici per una Bulgaria forte (DSB), Radan Kanev, ha definito l’alleanza politica di cui fa parte anche il suo partito. Kanev, che ha incontrato i dirigenti di varie sezioni del DSB, ha annunciato l'inizio di un nuovo progetto politico che punti tutto sul DSB, senza avere più nulla a che fare con il Blocco. Kanev ha tracciato anche un bilancio del primo anno di governo formato dalla coalizione composta da GERB e Blocco riformista: “Il governo ha ottenuto dei risultati positivi nella riforma sanitaria, in politica estera e difesa. Tuttavia non è riuscito in diversi altri ambiti, dalle riforme della pubblica dell’amministrazione, della sicurezza sociale e del sistema pensionistico, alla politica anticorruzione”. Secondo Kanev, l’effetto primario di questi fallimenti sono stati la povertà, la diseguaglianza e l’aumento del tasso di emigrazione. Secondo il leader del DSB, inoltre, l'eccessivo affidamento ai fondi europei ha creato una profonda dipendenza dai finanziamenti esteri. Kanev infine ha parlato delle recenti incomprensioni all’interno del Blocco riformista che hanno portato alla rottura e all’uscita di scena del DSB, passato all’opposizione. “La mancanza di unità politica all’interno del Blocco ha determinato il fallimento dell’alleanza. Per questo motivo il DSB non ha potuto più tollerare alcune politiche del Governo e l’unica soluzione possibile era uscire dalla coalizione”, ha spiegato il leader del Dsb. Le tensioni all'interno della coalizione del Governo sono iniziate a partire dallo scorso dicembre dopo il fallimento, da parte del Parlamento, dell’approvazione di tutti gli emendamenti alla Costituzione per la riforma del sistema giudiziario, proposti dall'allora Ministro della Giustizia Hristo Ivanov (DSB). In seguito alle dimissioni di Ivanov il DSB ha ritirato il proprio sostegno per il Governo, anche se il Ministro della Sanità, Petar Moskov (DSB), ha mantenuto la sua posizione nell’esecutivo. Tsvetan Tsvetanov: Cinque sono i nomi in lizza per la candidatura alla Presidenza Il partito di Governo GERB sta valutando cinque possibili candidati alla Presidenza della Repubblica. È quanto affermato dal capo del gruppo parlamentare del GERB, Tsvetan Tsvetanov, che ha comunque lasciato aperti degli spiragli a eventuali nuove proposte. Il Vicepresidente del partito ha aggiunto che il GERB si sta preparando molto seriamente per le prossime elezioni presidenziali, specificando tuttavia che al momento non è il caso di rivelare ulteriori dettagli sui nomi dei candidati. Al momento, ha concluso Tsvetanov, il GERB non ha ancora preso una decisione definitiva su quali saranno i candidati per la presidenza e l’incarico di Vicepresidente. La Bulgaria a ottobre è chiamata a eleggere il nuovo Capo dello Stato, una carica che dal 2011 è occupata da Rossen Plevneliev. Eletto con il sostegno del GERB, in base ai sondagg Plevneliev è stata una delle figure più
apprezzate dall’opinione pubblica in una fase storica in cui il Paese registra una profonda sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Non è ancora chiaro se il Capo dello Stato uscente si ricandiderà, mentre è sicuro che il Premier in carica, Boyko Borissov, non correrà per la poltrona presidenziale. BULGARIA – BAVIERA Boyko Borissov incontra il Ministro dell’Interno bavarese Herrmann Il Premier Boyko Borissov ha incontrato il Ministro dell’Interno bavarese con delega all'edilizia e ai trasporti, Joachim Herrmann, che è stato in una visita in Bulgaria. I due hanno discusso principalmente di lotta contro l'immigrazione, la crisi in Europa e le minacce alla sicurezza. Borissov e Herrmann hanno concordato che l’Europa dovrebbe compiere sforzi congiunti per affrontare questa situazione. I due hanno espresso soddisfazione per il rafforzamento della cooperazione tra la Bulgaria e la Baviera nel campo della sicurezza dopo la firma di una dichiarazione congiunta sulla cooperazione tra forze di polizia. Il documento è stato firmato da Rumyana Bachvarova, Vice Primo Ministro per le politiche di coalizione e Ministro dell’Interno, e il ministro Herrmann. L’accordo punta ad attivare la cooperazione nel campo della polizia per contrastare il terrorismo e la gestione delle migrazioni illegali. Il Premier Borissov ha rilevato che questo rafforzamento è di reciproco interesse ed ha ricordato che la Baviera è stata la prima provincia federale con cui la Bulgaria ha stabilito una cooperazione in materia di affari interni.