25-01-2017 CRISI POLITICA Indette le elezioni anticipate per il 26 marzo, Ghergikov è il Premier ad interim Il nuovo Presidente Rumen Radev, entrato in carica domenica scorsa con un mandato di cinque anni, ha indetto per il 26 marzo prossimo elezioni politiche anticipate. Ieri in serata Radev ha firmato i relativi decreti che prevedono anche lo scioglimento del Parlamento il 27 gennaio e la nomina a nuovo Premier di Ognian Ghergikov, che dovrà presentare a breve, probabilmente già oggi o domani, il suo Governo ad interim. Con questi primi atti di Radev si procede alla soluzione della crisi politica determinatasi dopo che il Premier Boyko Borissov si è dimesso in seguito alla sconfitta nelle presidenziali del novembre scorso del candidato del suo partito conservatore GERB. Il premier ad interim Ghergikov, professore in giurisprudenza, 71 anni, era stato Presidente del Parlamento dal 2001 al 2005 quando era al governo il partito NDSV dell’ex re della Bulgaria, Simeone di Sassonia Coburgo Gotha. ENERGIA Scambio di accuse fra GERB e BSP sulla stabilità del sistema energetico nazionale Il partito di maggioranza nel Governo dimissionario di Boyko Borissov, GERB, è coinvolto in una diatriba con la principale forza d’opposizione, il Partito Socialista Bulgaro (BSP) in merito alla situazione del sistema energetico nazionale. Gli esponenti del BSP Zhelyo Boycev e Tasko Ermenkov sono intervenuti in Parlamento per discutere le dichiarazioni rilasciate dai Ministri dello Sviluppo regionale e dell’Energia, rispettivamente Zornitsa Russinova e Temenuzhka Petkova. Secondo i due rappresentanti socialisti, l’operatore nazionale dell’energia elettrica bulgaro avrebbe inviato una comunicazione al Ministro dell’Energia Petkova, relativamente ad un presunto stato di allerta della rete energetica. Il Paese sarebbe dunque a rischio da un punto di vista energetico, vista la mancanza di riserve di elettricità e la conseguente necessità di importarla dai partner regionali, qualora dovesse continuare il periodo di gelo. Petkova ha smentito tali indiscrezioni, asserendo che il sistema elettrico è perfettamente stabile, gestito con attenzione e in sicurezza, lamentando poi la mancanza di correttezza dell’opposizione nel diffondere allarmismi ingiustificati. Anche l’autorità di regolamentazione energetica KEVR ha smentito le indiscrezioni riguardanti un imminente razionamento dell’elettricità nel Paese. Secondo il Direttore della KEVR Ivan Ivanov “il sistema energetico si trova attualmente sotto forte pressione, a causa delle temperature molto basse, ma non è previsto un razionamento dell’elettricità”. Ivanov ha rilevato come le polemiche sul settore energetico nazionale siano da associare alla retorica politica che accompagnerà la Bulgaria fino alle elezioni anticipate, in primavera. Ivanov ha inoltre notato come il sistema energetico bulgaro abbia fatto notevoli passi avanti negli ultimi anni, quali la stabilizzazione