25-02-2019 EUROZONA Boyko Borissov, entriamo nell’Erm-2 a luglio La Bulgaria entrerà nel Meccanismo di cambio europeo (Erm-2), la cosiddetta ‘sala di attesa’ per l'adesione all'euro e il successivo ingresso nell'Unione bancaria, entro la fine di luglio. Lo ha affermato il premier Boyko Borissov, secondo il quale “grossi investimenti” sono attesi in Bulgaria nei prossimi mesi. Borissov ha aggiunto che i livelli di disoccupazione e contrabbando scenderanno sotto il 5 per cento e il debito estero della Bulgaria ammonterà al 17,5 per cento del Pil alla fine del 2019. La Bulgaria ha iniziato i preparativi per entrare nel Erm-2 nel luglio 2018. Secondo il ministero delle Finanze, il paese potrà adottare l'euro non prima del 2022, mentre l’adesione alla zona euro nel 2023 viene considerato uno scenario più realistico. VISITA Rumen Radev riceve oggi il ministro degli Esteri macedone Il presidente Rumen Radev riceve oggi il Ministro degli Esteri della Macedonia del Nord, Nikola Dimitrov. La visita del capo della diplomazia macedone arriva a pochi giorni dal voto del parlamento bulgaro sul Protocollo di adesione di Skopje alla Nato. Dimitrov ha ringraziato nei giorni scorsi l'omologo bulgaro Ekaterina Zaharieva per il voto. “Attendo la mia visita a Sofia per un'altra opportunità di avanzare nella nostra amicizia e cooperazione”, ha dichiarato Dimitrov tramite Twitter, notando l'importanza delle relazioni di buon vicinato per l'avvicinamento dei Balcani all'Ue. Il parlamento della Bulgaria ha ratificato la settimana scorsa il protocollo di adesione della Macedonia del Nord alla Nato. La riunione, alla quale ha preso parte anche il presidente del parlamento macedone Talat Xhaferi, è stata caratterizzata dall'intervento del ministro degli Esteri bulgaro, Ekaterina Zaharieva. “La Bulgaria è un sostenitore costante dell'adesione della Macedonia del Nord alla Nato”, ha detto Zaharieva. TRASPORTI Il parlamento approva la liberalizzazione del trasporto ferroviario Il parlamento ha votato in favore della liberalizzazione del mercato del trasporto ferroviario nazionale. Dal primo giugno 2019, di conseguenza, le compagnie straniere del settore ferroviario potranno operare in Bulgaria. Esistono tuttavia dubbi sul reale impatto di tale decisione. L’autorità statale ha, infatti, siglato un contratto di servizio pubblico con la compagnia nazionale Bdz che scadrà solo nel 2024, per un valore annuo di circa 78 milioni di euro pagati con sussidi statali. Per questo motivo gli esperti del settore ritengono che difficilmente altre compagnie, sia estere sia bulgare, potrebbero entrare nel mercato locale prima di quella data.