25-04-2018 PRESIDENZA UE Via libera alla dichiarazione del vertice Ue-Balcani occidentali a Sofia Gli ambasciatori di tutti i 28 stati membri dell'Ue, compreso quello spagnolo, hanno approvato la bozza della dichiarazione da adottare in occasione del vertice Ue-Balcani occidentali che si svolgerà a Sofia il 17 maggio prossimo nell'ambito della presidenza di turno bulgara del Consiglio dell'Ue. Lo ha dichiarato Ghenoveva Chervenyakova, portavoce della Rappresentanza permanente della Bulgaria nell'Ue, smentendo in tal modo quanto sostenuto dal giornale spagnolo ‘El Pais’, secondo il quale la Spagna - che non riconosce l'indipendenza del Kosovo - avrebbe posto il veto sul documento in questione. Secondo il giornale, il premier spagnolo Mariano Rajoy non vuole che il suo nome e la sua firma siano apposti accanto alla firma del rappresentante del Kosovo, di cui Madrid non riconosce alcuna sovranità statale. ‘El Pais’ aggiunge che Rajoy probabilmente lascerà Sofia e il vertice prima dell'inizio della riunione. Parteciperà solo alla colazione di lavoro insieme agli altri leader degli Stati membri. Confutando le notizie del giornale, Chervenyakova ha chiarito che dopo l'approvazione da parte dei 28, la bozza della dichiarazione è stata inviata per consultazione ai paesi dei Balcani occidentali. Al summit di Sofia, insieme ai capi di stato e di governo dei Paesi Ue, saranno presenti i leader di Serbia, Albania, Montenegro, Macedonia, Bosnia e Kosovo. Boyko Borissov, il vertice Ue di maggio sarà la chiave per la prospettiva europea dei Balcani occidentali La Bulgaria si aspetta che il vertice Ue-Balcani occidentali a Sofia del 17 maggio sarà la chiave per la prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali, per l'approfondimento dell'integrazione economica, per la cooperazione regionale e la costruzione della connettività di cui i paesi hanno tanto bisogno. Lo ha detto il premier Boyko Borissov nel suo intervento al summit di cooperazione dei paesi del sud est Europa (Seecp) a Brdo pri Kranju, in Slovenia. Borissov ha spiegato che non esiste un'alternativa alla prospettiva europea dei Balcani e che il Seecp rimane un formato politico di primo piano per discussioni “aperte e oneste” sulle questioni importanti per la regione. Il primo ministro bulgaro ha ricordato di aver accolto con favore la strategia della Commissione europea per i Balcani occidentali e lo stesso avvio dei negoziati di adesione all'Ue per Albania e la Macedonia. A margine del vertice, Borissov ha incontrato il suo omologo sloveno Miroslav Cerar con il quale ha discusso della gestione della crisi dei migranti e delle relazioni tra i paesi della regione.