News CCIB 26.08.2019

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26-08-2019 PREVISIONI Banca centrale, la crescita economica rallenterà nei prossimi due anni La crescita economica della Bulgaria dovrebbe rallentare nel corso dei prossimi due anni, a fronte di un calo in termini di esportazioni e consumi domestici. Lo si apprende da un rapporto preparato dalla Banca centrale del bulgara (Bnb). “Nonostante la crescita del Pil abbia subito un aumento nel corso di quest’anno, portandosi al 3,7 per cento, ci aspettiamo un rallentamento al 3,4 per cento entro il 2021”, si legge nel documento, che attribuisce il decremento delle esportazioni anche alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che “sta contribuendo al rallentamento dell’economia globale”. “La domanda di prodotti di matrice bulgara all’estero sarà fortemente influenzata dalle spinte protezionistiche che stanno caratterizzando il commercio mondiale”, prosegue il rapporto, in cui vengono sottolineati anche gli effetti negativi associati alla crisi economica in Turchia e all’imminente uscita del Regno Unito dall’Unione europea. BULGARIA-UE Boyko Borissov, non vogliamo un commissario Ue per l’agricoltura La Bulgaria vorrebbe avere un commissario per la sicurezza informatica o per le tecnologie di informazione all’interno della prossima Commissione europea. Lo ha dichiarato il premier Boyko Borissov, commentando una recente pubblicazione del quotidiano “Politico” stando alla quale le autorità di Sofia sarebbero interessate ad avere un commissario all’agricoltura all’interno del prossimo esecutivo comunitario. “Ritengo che il portafoglio di Maria Gabriel, nostro attuale commissario europeo per l’economia e le società digitali, debba essere ampliato. Martedì prossimo avremo un incontro con la presidente eletta della Commissione, Ursula von der Leyen, per discutere la questione”, ha aggiunto Borissov. NULCEARE Rumen Radev, positivo l’ampio interesse internazionale per la centrale di Belene L'interesse di tante società internazionali per la realizzazione del progetto della centrale nucleare di Belene è un “segnale positivo” per la Bulgaria. Lo ha detto il presidente bulgaro Rumen Radev, commentando le manifestazioni d'interesse pervenute nei giorni scorsi per la costruzione della centrale nucleare di Belene. “La presenza di un così ampio numero di potenziali investitori è un segnale positivo che dimostra come l'impianto è necessario e può essere redditizio. Un'azienda fa i suoi calcoli prima di decidere di prendere parte a qualche progetto”, ha dichiarato Radev citato dalla stampa di Sofia.


Sono tredici le società che hanno manifestato l'interesse per partecipare alla costruzione della centrale nucleare di Belene, secondo quanto annunciato in settimana dal ministro dell'Energia, Temenuzhka Petkova. Oltre alle cinque grandi società internazionali, la cinese China National Nuclear Corporation, la francese Framatome, la statunitense General Electric, la sud coreana Korea Hydro and Nuclear Power e la russa Rosatom, hanno manifestato interesse per il progetto Belene entro i termini previsti anche la società statale dell'energia della Macedonia del Nord, due società bulgare, un consorzio con la ceca Vitkovice Heavy Machinery, e una società tedesca. “C'era stato molto scetticismo sul fatto che la gara avrebbe suscitato interesse. Con le domande che abbiamo ricevuto non avremmo potuto chiedere di più, in quanto ci sono alcuni leader globali dell'energia nucleare”, ha dichiarato Petkova.


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