News ccib 26 10 2015

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26.10.2015 ELEZIONI E REFERENDUM Il partito GERB del Premier Boyko Borissov vince le amministrative Nessuna sorpresa dalle elezioni amministrative di ieri in Bulgaria: a fronte di una scarsa affluenza alle urne, il partito conservatore GERB al governo a livello nazionale riconferma le proprie posizioni, mentre il Partito socialista bulgaro (BSP) rimane secondo. È atteso per domenica prossima il ballottaggio sui sindaci di numerosi centri abitati del Paese. In questo primo turno ha votato il 46,5% dei quasi 6,36 milioni di elettori. Stando ai primi exit poll, annunciati subito dopo la chiusura delle urne, il GERB del Premier Boyko Borissov raccoglie complessivamente il 34% dei voti, BSP il 17% e DPS, il partito della minoranza turca, il 14%. A Sofia, la capitale da circa due milioni di abitanti, l'attuale sindaco Yordanka Fandakova (GERB) ha ottenuto un terzo mandato con il 59,9% dei voti. Al primo turno GERB vince anche nelle grandi città di Varna e di Burgas. Le amministrative di ieri erano abbinate a un referendum sul voto elettronico, promosso dal presidente Rossen Plevneliev. Alla consultazione ha partecipato circa il 35% degli elettori, un quorum insufficiente a rendere vincolante il suo esito. EMERGENZA MIGRANTI Bulgaria, Romania e Serbia pronte a chiudere le frontiere Bulgaria, Romania e Serbia saranno pronte a chiudere le frontiere ai migranti “se Germania, Austria e altri Paesi faranno lo stesso”. Lo ha dichiarato il Premier, Boyko Borissov, al termine di un incontro a Sofia con i colleghi di Belgrado e Bucarest, rispettivamente Aleksandar Vucic e Victor Ponta. “Non esporremo i nostri Paesi alla pressione devastante di milioni di persone intenzionate a entrare irregolarmente. Non lasceremo che i nostri Paesi diventino una zona cuscinetto”, ha chiarito Borissov ed ha aggiunto che “ondate di rifugiati vanno dai nostri vicini in Serbia attraverso la Grecia e la Macedonia”. Il Premier bulgaro si è detto inoltre preoccupato per la mancanza di un “obiettivo strategico finale” sulla questione dei migranti e ha chiesto maggiore sostegno per il recente accordo tra l’Unione europea e la Turchia sul tema dei flussi migratori. “Quanto avanti andrà questa ondata, dove lavoreranno questi rifugiati, come saranno integrati, dove studieranno i loro figli?”, ha chiesto Borissov. DIFESA Rossen Plevneliev pronto al veto sul budget del Ministero della difesa Il Presidente, Rossen Plevneliev, è pronto a porre il veto alla legge di bilancio del 2016 se il budget destinato alla difesa non sarà sufficiente a rispettare gli impegni assunti dal paese. Lo comunica in una nota l’ufficio stampa del Capo dello Stato. “Mi aspetto che il bilancio del 2016 per la difesa corrisponda almeno al’1,3 per cento del prodotto interno lordo (Pil). Devo preservare il mio diritto di agire in linea con la Costituzione e le leggi della Repubblica della Bulgaria, anche imponendo il veto se i politici non manterranno gli impegni assunti”, ha dichiarato Plevneliev, che è anche Comandante supremo delle Forze armate bulgare. Il Presidente fa


riferimento alla decisione assunta dagli stati membri della NATO di aumentare gradualmente la spesa destinata alle forze armate. Anche il Ministro delle Finanze, Vladislav Goranov, ha recentemente auspicato un maggiore stanziamento di fondi da parte del Governo per i comparti di difesa, tecnologia e infrastrutture. La bozza governativa sul budget previsto per il 2016 sarà discussa in parlamento il 30 ottobre prossimo. La russa Rsk MiG pronta a contestare accordo di cooperazione militare fra Bulgaria e Polonia La compagnia russa Rsk MiG ha detto che potrebbe contestare l’accordo fra Bulgaria e Polonia per la manutenzione dei MiG-29 dell’Aeronautica di Sofia. Secondo Rsk MiG, infatti, l’accordo violerebbe i diritti della società. “L'accordo tra la Bulgaria e la Polonia non viola solo le norme del diritto internazionale e la prassi consolidata nel settore dell'aviazione militare, ma viene eseguito anche in contrasto con il principio di garantire la sicurezza dei voli”, si legge in una nota della società. “Stiamo valutando la possibilità di contestare l'accordo a causa dell’evidente violazione dei nostri diritti di sviluppatore e produttore di aerei MiG”, aggiunge la nota. Rsk MiG inoltre ha avvertito che una riparazione di “uno degli aerei da combattimento più affidabile di oggi” da personale non qualificato, in assenza dello sviluppatore originale e produttore, potrebbe danneggiare l'intera flotta bulgara di MiG29.


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