27-03-2017 SPECIALE ELEZIONI PARLAMENTARI Vincono i conservatori, i socialisti recuperano i consensi (di Atanas Tsenov) (ANSA) In Bulgaria il partito conservatore GERB dell'ex premier Boyko Borissov ha vinto ieri, secondo i primi exit poll, le elezioni politiche anticipate con circa il 33% dei voti. Si è trattato del primo appuntamento elettorale a livello nazionale in un Paese UE dopo la firma, due giorni fa, della Dichiarazione di Roma in occasione delle celebrazioni nella capitale italiana per il 60mo anniversario della sigla dei Trattati. Al secondo posto nelle politiche di Bulgaria il Partito Socialista di Kornelia Ninova, con poco più del 28% dei voti, con un recupero di consensi dopo il minimo storico del 16% alle elezioni anticipate del 2014. Sia i conservatori sia i socialisti sono su posizioni fondamentalmente europeiste, con la differenza che i socialisti si mostrano più morbidi con Mosca e auspicano l'abolizione delle sanzioni contro la Russia. Sono inoltre schierati contro l'accordo CETA tra l'UE e il Canada. Gli exit poll tuttavia non danno ancora per certo chi si piazzerà al terzo posto, ancora conteso tra la coalizione nazionalista Patrioti Uniti (8,8%) e il Movimento per Diritti e Libertà (DPS, 7,8%), il partito della minoranza turca in Bulgaria. La sorpresa del voto di ieri è stato l'ingresso in parlamento del partito Volia (Volontà) dell'imprenditore Vesselin Mareshki che ha superato lo sbarramento del 4 per cento ottenendo il 4,6%, sempre secondo gli exit poll. Intorno allo sbarramento gravitano alcune formazioni di destra la cui sorte però sarà decisa al termine dello spoglio delle schede. L'affluenza alle urne è stata intorno al 50%. Numeri alla mano, i conservatori non sono però riusciti neanche questa volta a ottenere una solida maggioranza in parlamento e sarà difficile la formazione di un nuovo Governo. Boyko Borissov, al quale con tutta probabilità verrà affidato l'incarico, ha dichiarato ieri sera a caldo che formerà “un nuovo governo che sia al passo delle nuove realtà nell'UE e nel mondo”. Diversi analisti non escludono una larga coalizione tra il Gerb e i socialisti in vista della presidenza bulgara dell'UE a partire dal primo gennaio 2018. Una prospettiva questa che non appare tuttavia molto credibile al momento. “Mi congratulo con il GERB che ha vinto le elezioni di oggi”, ha dichiarato la leader del Partito Socialista Bulgaro (BSP) Kornelia Ninova commentando gli exit poll delle elezioni parlamentari. “Abbiamo raddoppiato il risultato rispetto alle politiche del 2014 ma in ogni caso respingeremo un'eventuale offerta da parte del Gerb di formare una grande coalizione di governo”, ha aggiunto. Ninova ha detto che il suo partito è pronto a formare un suo governo nel caso in cui il GERB non riuscisse a costituire una coalizione di maggioranza in parlamento. Le operazioni di voto in Bulgaria - che a dieci anni dall'ingresso nella UE resta il Paese più povero dell'Unione, con la corruzione che permane ancora su livelli preoccupanti - si sono svolte in tranquillità e senza ulteriori incidenti per quello che è stato definito il ‘turismo elettorale’, vale