News ccib 27 04 2016

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27.04.2016 LEGGE ELETTORALE Proteste in piazza, i partner di coalizione fanno marcia indietro Il leader dei partiti che formano il Governo di coalizione hanno fatto marcia indietro su una serie di modifiche introdotte alla legge elettorale nei giorni scorsi e che hanno generato non pochi malumori tra i cittadini, in particolare tra i bulgari che vivono all’estero. La marcia indietro è stata annunciata dopo un incontro in Parlamento con il Premier, Boyko Borissov, alcune ore prima dell'inizio del voto finale sul codice elettorale. I capi dei partiti che formano o appoggiano la coalizione, guidata dal partito conservatore GERB di Borissov, ovvero Alternativa per la Rinascita Bulgara (ABV) e Blocco Riformista, si sono opposti alle modifiche introdotte e hanno deciso di intervenire su due decisioni controverse, vale a dire la lunghezza delle campagne elettorali a 21 giorni dai 30 previsti e il divieto di annuncio dei risultati dei sondaggi d’opinione entro quel periodo. La recente norma adottata, che prevedeva il voto obbligatorio e l’esclusione dalle liste elettorali di quelle persone che non votavano anche ad una sola elezione, è stata poi modificata. In base al nuovo accordo, il nome di un elettore verrà rimosso solo se la persona in questione non ha partecipato a due elezioni nazionali dello stesso tipo (presidenziale, parlamentare, etc.). Inoltre, sarà il Presidente bulgaro che deciderà se i referendum dovranno tenersi in contemporanea con le elezioni. In precedenza, la legge affermava che se nel corso di un anno è prevista un’elezione e un referendum, quest'ultimo si deve tenere nello stesso giorno della chiamata alle urne per una questione di risparmio dei costi. La scorsa settimana il Parlamento ha deciso di non accorpare i due voti, una manovra che è stata considerata contraria al referendum che si terrà dopo la raccolta firme del presentatore televisivo Slavi Trifonov. SCANDALO Rossen Plevneliev nega la creazione di una corpo armato congiunto con l’Ucraina e la Romania Il Presidente Rossen Plevneliev ha smentito le notizie secondo cui la Bulgaria avrebbe intenzione di istituire una brigata armata congiunta con l'Ucraina e la Romania. La scorsa settimana il Presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko, aveva annunciato che i tre Paesi stavano studiando la possibilità di poter compiere un tale passo. L'annuncio aveva agitato il partito di minoranza di sinistra, Alternativa per la Rinascita Bulgara (ABV) che ha un Ministro nel Governo, tanto che il suo Vice Capo, Rumen Petkov, ha promesso di inviare una richiesta di informazioni per conoscere meglio i dettagli del recente incontro tra i due Capi di Stato e chiedere eventualmente l’impeachment del Presidente. Ogni adesione della Bulgaria ad eventuali organizzazioni richiede una decisione dell'Assemblea Nazionale e non del Presidente. Il Vicepremier dell'Ucraina, Pavlo Rozenko, in un'intervista per la Radio Nazionale Bulgara BNR, aveva detto che l'idea di istituire una brigata


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