News ccib 28 10 2016

28-10-2016 BULGARIA-NATO La Bulgaria sosterrà l’operazione Sea Guardian nel Mediterraneo La Bulgaria prenderà parte all'operazione NATO Sea Guardian per contrastare i flussi migratori nel mar Mediterraneo inviando una fregata. Lo ha dichiarato il Ministro della Difesa Nikolay Nencev a Bruxelles. “La decisione non è stata ancora convalidata in forma scritta, ma garantiremo il nostro sostegno inviando una fregata”, ha aggiunto Nencev. La missione Sea Guardian è stata annunciata dal Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, in occasione del summit dell'Alleanza atlantica dello scorso luglio a Varsavia e dovrebbe prendere il via effettivamente nei prossimi giorni.

La stampa bulgara rileva che Sea Guardian può essere considerata, sotto certi punti di vista, la prosecuzione della missione Active Endeavour. Sea Guardian è, infatti, finalizzata al rafforzamento della sicurezza marittima, ma sarà di più ampio respiro, non essendo solamente una risposta agli attacchi terroristici, ma originando da una pluralità di fattori da tutelare, tra cui in particolare la crisi migratoria.

“Abbiamo intenzione di lavorare a stretto contatto con l'operazione Sophia dell'Unione Europea, anch'essa rivolta al Mediterraneo centrale, per gestire meglio il flusso migratorio, rafforzare la prevenzione in tema di terrorismo e migliorare le competenze specifiche del personale”, aveva spiegato Stoltenberg da Varsavia a luglio, annunciando l'avviamento della missione Sea Guardian nel Mediterraneo.

ECONOMIA I generi alimentari prossimi alla scadenza donati alle ONG saranno esenti dall’IVA I generi alimentari donati alle organizzazioni non profit da parte dei rivenditori della Bulgaria saranno esenti dall'IVA, nel caso abbiano una data di scadenza programmata per un massimo di 30 giorni dopo l'avvenuta donazione, ha deciso il Parlamento. L'esenzione dalla tassa, però, verrà applicata solo se il volume totale delle donazioni non sarà superiore allo 0,5 per cento del fatturato totale annuale delle attività dei rivenditori. Le aziende disposte a donare dovranno prima registrarsi ad una lista denominata “banca del cibo”.

Solo quelle compagnie che saranno qualificate come “operatore della banca del cibo” saranno autorizzate ad effettuare conferimenti di generi alimentari alle ONG. Il Difensore civico della Bulgaria, Maya Manolova, ha elogiato l'iniziativa, definendo “orribile” il fatto che una tale quantità di cibo venga buttata ogni anno nella spazzatura invece di essere utilizzata per aiutare le persone bisognose: stando alle indagini statistiche, infatti, in Bulgaria oltre 250 mila

tonnellate di cibo ormai prossime alla data di scadenza vengono buttate ogni anno dai rivenditori.

Sono ventidue le operazioni di fusione/acquisizione portate a termine Nel primo semestre del 2016 in Bulgaria sono state portate a termine 22 operazioni di fusione e acquisizione, per un ammontare monetario di 600 milioni di dollari. Lo riferisce un'indagine condotta dalla società internazionale di consulenza Ernst & Young Global Limited (E&Y). “Ci sono sempre più società bulgare che costituiscono oggetto di interesse per i piani strategici degli investitori. Volumi di vendite elevati - che consentono la conquista di una quota di mercato - e l'adozione di tecnologie, modelli organizzativi o innovazioni interessanti dal punto di vista strategico - procedure che possono essere portate avanti solo da aziende di dimensioni considerevoli - non costituiscono più casi isolati in Bulgaria”, ha dichiarato il Capo del Dipartimento dei Servizi di consulenza per le transazioni di E&Y, Diana Nikolova.

I settori che sono stati più interessati da questi processi sono stati quello dei servizi finanziari e bancari, con tre accordi conclusi in un semestre, e quello dell'IT (Information Technology), con ben sei intese siglate da gennaio a giugno 2016.

In questo lasso di tempo, l'83 per cento degli affari sono stati portati a termine per mano di investitori strategici. Al contempo, il 45 per cento degli accordi ha visto compagnie bulgare nel ruolo sia del compratore sia del venditore, mentre per un altro 45 per cento a comprare sono state società estere. Solo nel 10 per cento dei casi ci sono state compagnie operanti in Bulgaria ad acquisire o a fondersi con aziende estere.

FINANZE I greci spostano i loro depositi bancari da istituti nazionali verso Bulgaria I depositi bancari da parte dei cittadini greci in Bulgaria e Romania hanno registrato un incremento rispettivamente del 10 per cento e dell'8 per cento, mentre quelli in Grecia si sono ridotti del 23 per cento a partire dal 2015. Si tratta del più grande calo dei depositi negli istituti di credito in Grecia dall'inizio della crisi economica nel 2008. Il quotidiano Kathimerini evidenzia come, negli ultimi due anni, centinaia di piccole e medie imprese abbiano depositato quantità ingenti di fondi all'interno di conti correnti aperti presso istituti bulgari o romeni.

Solo nel 2015, il volume totale di depositi in Romania e Bulgaria è aumentato rispettivamente di 4,2 e 2,8 miliardi di euro. Stando ai dati del rapporto, le aziende che hanno ritirato i loro fondi dalle banche greche in favore di intermediari bulgari o romeni proverrebbero principalmente dalla Grecia settentrionale e dalla regione della Tessaglia.

TURISMO Nikolina Anghelkova: “il settore è in crescita nei primi otto mesi del 2016” I proventi portati dal turismo internazionale in Bulgaria per i primi otto mesi del 2016 ammontano a 4,7 miliardi di lev. Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Nikolina Anghelkova, ad una conferenza stampa organizzata per presentare la sintesi dei risultati ottenuti nel corso della stagione turistica estiva di quest'anno. Il capo del dicastero ha riferito che i ricavi registrati nel periodo gennaio-agosto 2016 hanno avuto un surplus di 621 milioni di lev rispetto a quelli riportati nel 2015: una crescita del 15 per cento.

“Ci aspettiamo una stagione turistica molto produttiva per il 2017. Riguardo ai rapporti con gli operatori turistici, abbiamo registrato un aumento del 30 per cento dei contratti previsti per il 2017 rispetto a quelli del 2016”, ha aggiunto il Ministro.

“I provvedimenti messi in pratica quest'anno hanno dato i loro frutti. Adesso puntiamo a far tornare in Bulgaria i turisti provenienti da Russia, Polonia, Repubblica Ceca, Ucraina, Slovacchia, Francia e Paesi Bassi", ha concluso la Anghelkova.