News CCIB 29.07.2019

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29-07-2019 DIFESA Il Parlamento supera il veto del presidente per gli F-16 Il Parlamento ha riapprovato la ratifica di quattro contratti che consentiranno l'acquisizione da parte del paese di otto aerei da combattimento F-16 di fabbricazione statunitense. Il voto a favore ha confermato quello precedente, nonostante il veto sulla ratifica posto lo scorso 23 luglio dal presidente Rumen Radev. Sono stati 128 i favorevoli ai vari provvedimenti, mentre 73 i contrari e tre astenuti. Per l'opposizione, il deputato del Partito socialista bulgaro (Bsp) Rumen Ghecev ha chiesto il sostegno al veto di Radev, affermando che il prezzo dei caccia F-16 sarebbe estremamente elevato e che l'accordo avrebbe costi nascosti. Hristo Gadzhev del partito di governo Gerb ha respinto le affermazioni di Ghecev e accusato l'opposizione di diffondere falsità sull'accordo. Il costo complessivo degli otto velivoli è di 2,2 miliardi di lev e i primi aerei dovrebbero essere forniti nel 2023. Il ministero della Difesa annuncia l’acquisto di 150 veicoli corazzati Il ministero della Difesa ha annunciato l’intenzione di cercare offerte per la fornitura di 150 veicoli corazzati da combattimento da quattro produttori con sede in Europa: la tedesca Artec, la finlandese Patria, il gruppo francese Nexter e la General Dynamics Land System con sede in Svizzera. Secondo quanto riferito in una nota del ministero ripresa dalla stampa, il piano prevede che le offerte saranno valutate da una task force interdipartimentale che selezionerà il vincitore entro il 20 dicembre. Si stima che l'acquisizione valga circa 1,5 miliardi di lev. I veicoli blindati devono essere forniti a tre battaglioni dell’Esercito bulgaro. “Il periodo di attuazione del progetto è di 12 anni”, si legge nella nota. Il progetto arriva dopo che il Parlamento ha ratifica gli accordi per l’acquisto di otto velivoli militari F-16 dagli Stati Uniti, nonostante il veto sulla ratifica posto lo scorso 23 luglio dal presidente bulgaro Rumen Radev. ENERGIA Novak, la seconda linea del Turkish Stream passerà attraverso Bulgaria La seconda linea del gasdotto Turkish Stream transiterà attraverso il territorio della Bulgaria e non della Grecia. Lo ha dichiarato il ministro dell'Energia russo Aleksander Novak a margine di una riunione della commissione intergovernativa russo-turca che si è svolta ad Antalya. “Passerà attraverso Bulgaria, Ungheria e Serbia”, ha spiegato il ministro russo. Il Turkish Stream consentirà alle forniture russe di arrivare direttamente in Turchia attraverso il Mar Nero. Il gas verrà pompato dalla stazione di compressione Russkaja, situata nei pressi della città costiera di Anapa, e


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