News ccib 29 10 2015

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29.10.2015 AMMINISTRATIVE E REFERENDUM Tardano i risultati finali, vince il “sì” al referendum per il voto elettronico Non ci sono ancora risultati ufficiali definitivi per le elezioni amministrative svoltesi domenica scorsa in Bulgaria. La Commissione elettorale prosegue il suo lavoro dopo le polemiche sorte per il ritardo sullo spoglio delle schede. Secondo i risultati preliminari, l'affluenza alle urne è stata del 53,6%, quasi uguale a quella delle amministrative del 2011. È definitivo soltanto il risultato del referendum sul voto elettronico che si è svolto parallelamente alle amministrative. Il 69,49% degli elettori ha votato per il "sì" mentre il 25,99% ha detto "no". L'affluenza per il referendum si è attestata però a meno del 40%, quorum non sufficiente per rendere vincolante il suo esito. Lo spoglio delle schede nelle principali città della Bulgaria dimostra una netta vittoria del partito conservatore GERB al Governo e un crollo del Partito socialista bulgaro che ormai non domina in nessuna delle dieci più grandi città della Bulgaria. Nella capitale Sofia (oltre 2 milioni di abitanti su poco più di 7,3 milioni dell'intero Paese), il Sindaco uscente, Yordanka Fandakova (GERB) vince nettamente al primo turno con il 60,17 per cento dei voti. Questo sarà il terzo mandato di Fandakova a sindaco della capitale bulgara. Il ballottaggio in cinque grandi città e in oltre mille altri centri abitati è previsto per domenica 1 novembre. DIFESA Il Governo approva l’accordo con Polonia per la riparazione dei MiG29 Il Governo ha approvato l'accordo firmato a Varsavia tra Bulgaria e Polonia lo scorso 22 ottobre per la fornitura di supporto logistico per i MiG-29 della sua flotta aerea bulgara. L’intesa prevede la riparazione dei jet da combattimento, indispensabile per un migliore controllo dello spazio aereo del Paese e una partecipazione più adeguata della Bulgaria alla NATO. Dopo l’ok del Governo, con l'accordo firmato dal Ministro della Difesa bulgaro Nikolay Nencev e dall'omologo polacco Tomasz Siemoniak, sarà il Parlamento a dover ratificare il documento per l’approvazione definitiva. L'intesa prevede la riparazione di sei motori bulgari e l'uso di due motori polacchi in prestito per un periodo di due anni. Il prezzo concordato per la riparazione di ciascun motore è di circa un milione di euro e la Polonia si prenderà carico dei costi di trasporto. I due motori polacchi saranno forniti entro venti giorni dall'entrata in vigore dell’accordo in modo che uno dei jet bulgari sia subito in grado di operare. Il costo dell’accordo supera i 6,1 milioni di euro, ma è inferiore al prezzo proposto dalla società russa RSK MiG, stando alle parole del Ministro Nencev. Il contratto avrà una durata di dieci mesi e prevede, nello specifico, la riparazione entro sei mesi di quattro motori, e degli altri due entro i quattro mesi successivi. L’accordo è stato fortemente osteggiato dalla Russia, attraverso la compagnia produttrice dei velivoli RSK MiG, che ha più volte criticato la decisione di Bulgaria e Polonia minacciando ritorsioni qualora i due Paesi avessero portato a termine l’accordo.


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